Regia di Gregory Nava vedi scheda film
Drammaticamente reale
Ho visto il film in una anteprima a Roma e le mie reazioni sono state simili a quelle delle altre recenzioni. Poi, nel 2008, mi sono fidanzata con un mexicano, nato e cresciuto a ciudad juarez, dove la sua famiglia forniva i pasti ai lavoratori delle maquilladoras, attive 24/24 h e 365/365 giorni l'anno. Sicché ho vissuto a juarez per due mesi. Ho percorso il cammino real (una specie di tangenziale tra il deserto di pietra) disseminato di croci in ricordo delle donne uccise, ho cercato pezzi di ricambio per una autovettura nella baraccopoli del quartiere Anapo (quella che prende fuoco alla fine del film). Ho visto con i miei occhi i colori caldi ed unici (quasi irreali) di albe e tramonti a di una città arida, secca, senza umidità , tra le pietre e la sparuta vegetazione desertica. Ho attraversato il confine con El Paso (Texas) numerose volte per andare a far compere negli USA. Ho visto morire ammazzato un amico del mio fidanzato per il sol fatto che si trovava tra un gruppo di persone prese di mira perché non pagavano la droga: era in una 'plaza', di fronte da una gelateria e stava tranquillamente mangiando il gelato. Per caso eravamo sul marciapiede opposto. Ecco. Il film rende perfettamente l'atmosfera di juarez ed è talmente realistico che a rivederlo ho sentito i brividi ed ho pianto. Ho pianto per le morte di juarez e per tutti i morti che dopo la chiusura delle maquilladoras (dopo il nafta, gli USA hanno comunque deciso di produrre dapprima in guatemala e poi in direttamente in Cina: il mexico costava di più ed aveva adottato una rigida normativa per la difesa dell'ambiente e lo smaltimento delle scorie nocive) ci sono ogni giorno a Juarez (bambini, donne, persone anziane) a causa del narcotraffico, prima attività della città (e forse, ormai, l'unica).
Visto e toccato ciò, il ritmo del film non sembrerà forzato. La sceneggiatura apparirà drammaticamente vera. La fotografia perfetta. L'ipocrisia ed il silenzio del governo eccessivi. Anche la lopez, che nella realtà ripudia le sue origini mexicane ma sa che i mexicani la adorano, risalterà per la sua interpretazione. Quanto agli "eccessi" folkloristici: ho visto i "castelli" dei narkos, con torri, piscine..
Giraffe e persino tigri all'interno!!! Gente che si può permettere di pagare i cold play per una serata in esclusiva. Questo è quanto.
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