Regia di Giambattista Avellino, Salvo Ficarra, Valentino Picone vedi scheda film
Tommaso e Daniele vengono scambiati nella culla per lo scherzo di un infermiere mezzo pazzo. Quando dopo 30 anni si incontrano, capiranno da tanti piccoli segni che la vita dell’altro doveva essere la propria. E visto che i due sono quasi agli antipodi, le situazioni anomale, una volta svelato l’arcano, non mancano…
Ficarra e Picone ci prendono gusto. Dopo “Nati stanchi”, bissano il successo al botteghino con questo “Il 7 e l’8” una commedia decisamente meglio scritta e diretta rispetto all’esordio sul grande schermo, ma comunque non divertente abbastanza da giustificare la realizzazione di un lungometraggio per il cinema. Il tentativo di trasporre i tempi comici ed alcune situazioni tipiche dalle tavole dei teatri (non ultimo quello di Zelig) al cinema fallisce miseramente. Mentre i loro illustri colleghi Aldo, Giovanni e Giacomo sanno mantenere coesa la loro maschera artistica, i due attori (e da questa circostanza anche registi insieme allo storico autore Mediaset Giambattista Avellino) snaturano la loro indole creativa facendo fede solo in parte alla loro usuale vis comica. Pur non essendo divertentissimo, il film è leggero e scorrevole.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta