Regia di Gabriel Range vedi scheda film
Che sia un monito a Bush (guarda che se vai avanti così…) o un segreto auspicio apertamente inconfessabile, il film, esaurita la suspense che ci accompagna fino al momento dell’attentato, diventa uno scherzo tirato per le lunghe e cade pure vittima della sua finzione, risultando quasi irrispettoso del dolore di chi talune realtà le ha vissute e le vive realmente (parenti e amici di caduti in Iraq), tanto che la provocazione rischia di diventare maleducazione. Ciò non toglie a questo "fakeumentary" il pregio di essere un curioso e coraggioso esperimento.
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