Regia di Paolo Lombardo vedi scheda film
"Dagli archivi della polizia criminale" diretto nel 1973
da Paolo Lombardo,devo dire che non mi è dispiaciuto.
La storia si svolge a Londra dove dall'archivio della
polizia criminale il poliziotto infedele Larsen
ruba un microfilm con la documentazione dei crimini di
che è capeggiata dal siciliano John il Maltese,
per consegnarlo alla banda rivale che fa capo ad
Astruan il Tunisino.
Allora comincia la caccia del microfilm e si scatenano,
oltre alle due bande,il detective Teddy e la sua amica Jane,
inviata speciale del Times.
Appena comincia ci si accorge di trovarsi davanti
a un B Movie con i fiocchi,perché il Film è condito
di una sceneggiatura che vuole imitare 007 miscelato
con il "gangster's Movie" e il "Crime Movie"
riuscendo a metà dell'intento,ma poi il complesso
fa tenerezza per delle ingenuità narrative e
l'umorismo più involontario che volontario,
e allora decido che il criterio di valutarlo
è diverso.
La regia di Paolo Lombardo,anche per conseguenza
del budget risicato,gira il Film stile anni '50
con inquadrature fisse e molto parlato per
scoprire gli intrallazzi e le spie che ci sono
intorno.
Comunque il Film è inverosimile ed è
chiaro che il detective Teddy è una
sorta di 007 perché riesce a uscire
in situazioni ingarbugliate e il tutto
sta dietro il mafioso John il Maltese,
che è caratterizzato in modo comico perché
ogni volta che parla ti metti a ridere,
ed è inevitabile che non ti succede
perché i dialoghi fanno scompisciare
per il motivo perché sembra che è senza
scrupoli,invece fa tenerezza,ed il suo
scopo e prendere il microfilm è bruciarlo
in qualunque costo.
Ed infatti tutto gira su questo microfilm dove
c'è un omicidio di John il Maltese,e tutti
sono interessati ad averlo fino ad arrivare
in turchia dove si nasconde Larsen.
Da segnare la direzione degli Attori dove figurano:
Edmund Purdom-Gordon Mitchell-Alan Steel-Miriam Alex
e Tiffany Anderson.
In conclusione un Film medio che ispira simpatia,
perché è una "Spy Movie" alla "Spaghettara"
o alla "pecoreccia",che passa da un umorismo
volontario e involontario e che fa il verso a 007
e che ti diverte e riempie di tenerezza per un prodotto
"di genere" dove oggi non si vede più l'ombra.
Il mio voto: 6.
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