Regia di Dito Montiel vedi scheda film
Il conflitto generazionale tra padri e figli e la ricerca del tempo perduto sono i temi di questo interessante romanzo di formazione, realizzato con uno stile frammentario ed ellittico che può risultare affascinante ma che, con la stessa facilità, rischia di tediare. Le vicende del gruppo di giovani protagonisti della pellicola sono raccontate dal regista con un’adesione totale, a tratti persino commovente: peccato che, specie nella seconda parte, la sceneggiatura si sfilacci e non riesca a tenere insieme i tanti filoni narrativi. In questo modo troppi personaggi risultano come appena abbozzati e il film per certi versi inconcludente. Problematici anche i dialoghi, a dir poco convulsi, e il doppiaggio italiano che spesso risulta incomprensibile nel tentativo di rendere in maniera coerente il marasma di voci che spesso caratterizza il film. In definitiva, una pellicola coraggiosa, ma non del tutto riuscita: voto sufficiente.
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