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Ho voglia di te

Regia di Luis Prieto vedi scheda film

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La recensione su Ho voglia di te

di valerioexist
8 stelle

HO VOGLIA DI TE
Sottotitolo: me dispiace ma c’ho solo camomilla e torte Camèo…

È il seguito del tanto amato 3msc (o 3kmsc per gli amati delle kappa), e c’è veramente tutto, la storia d’amore, i tradimenti, le emozioni forti, gli sms, le suonerie, i cellulari, le lettere d’amore, i diari pieni di foto e scritte, le audizioni per lavorare in tv e gli stupri! Insomma, tutto ciò che ogni ragazza dai 14 ai 18 anni desidera! Ma soprattutto c’è il bel Riccardo Scamarcio che per la seconda volta (e pare ultima, a detta dell’attore ora coinvolto in un film sul ’68) si trova ad indossare i panni dell’ex-ribelle Step (passo in inglese). Well, Step has just returned from a long travel in the States, he really changed his lifestyle but he hasn’t forgot Babi yet, so… (oh, no intendevo “passo in inglese” in un altro senso… ah ok).
Dunque, Step è tornato da un suo lungo viaggio in America, ha cambiato abitudini ed ora non è più lo scavezzacollo che avevamo lasciato in “3 vetri sopra il celofan”… Certo però che ancora gli gira nella ricciuta capoccia il ricordo di Babi. Il film inizia con un’avvilente canzone di Tiziano Ferro, Step rivede il fratello nerd-finocchio che gli regala un cellulare dicendogli “ti ho scaricato una suoneria fighissima”. E già dalle prime frasi la pellicola non fa che accattivarsi il pubblico più giovane. La sera Scamarcio esce con la moto, ormai però ha smesso di fare le corse da quando Pollo c’ha rimesso le penne… (scusate non volevo), incontra vecchi amici che però iniziano a frequentare gente come “er negro” (“ma chi è sta gente” pensa step-marcio), in un pub a Trastevere incontra Pallina (colei che stava con pollo prima che lo facessero fritto, scusate… non pensavo..) che oramai si è fatta una fica (non nel senso che è lesbica ma nel senso che è DIVENTATA una fica), lei appena lo vede gli parla di Babi “oh scioè te pare che prima semo na cifra amiche, poi me piscia così? Scioè non se cioccavamo da un boato, poi pero’ l’artro ggiorno l’ho rivista, m’è venuto er batticore, comunque me sa che nu’sta co nessuno, j’hai mai telefonato dall’america?” – “scusa, ma perché parli così da bora?” – “ah scusa!” – “prego. Comunque dai non me parlà de babi porcoddue!” – “ma sei te che parli da boro adesso…”.
Scamy se ne va dal pub lasciando il cocktail immacolato, da ciò si evince che nella grande mela ha fatto i soldi, ma non tanti da non farlo rosicare quando un lucchetto sull’erogatore di benzina gli fotte il pieno che voleva fare alla moto. Dopo un po’ scopre che il medesimo lucchetto è stato messo da Ginevra per battergli la benza (parlo figo eh?), lui le frega la macchina (con lei dentro) e si fanno un giro. Nel frattempo a casa di Babi il padre tiene qualcosa nascosto alla madre… tipo “amore cosa ci fai con quella foto di donna in tasca mentre ti masturbi e perché tronchi telefonate amorose appena mi vedi entrare in stanza mentre finisci di incartare quel diamante con scritto “regalo per la mia amante?” che mi nascondi qualcosa amore?” lui “no, no, è una cosa per… il lavoro… c’ho una cena co Tizio, il collega mio” – “ma se Tizio è morto tre anni fa, e comunque Tizio non cenava mai ricordo!” – “no… ehm è resuscitato e adesso inizia anche a cenare” – “è resuscitato? Ma è incredibile! Allora fammelo vedere” – “ehm no è complicato, perché lo vedono solo gli uomini, per le donne è invisibile, succede… quando…. Emh…. Ciao cara!”.
Ma anche per la famiglia di Step le cose non vanno per la migliore: il padre (l’avvocato del medico in famiglia) dice che mo che è single è piu’ felice perché gioca a tennis (mi chiedo quanto pesassero i loro anelli nunziali) ma in realtà sta ‘nammèrda! La madre invece è strana… (non vi dico che alla fine muore senno’ vi prende male).
La sorella di Babi (quella brava a recitare) intanto va in discoteca a prendere pasticche (perché il film è di condanna colla società che è marcia) e, ballando intossicata, grida la frase “c’ho voja de scopaa’!!” e STRANAMENTE trova chi l’accontenta! Due giorni dopo, ripresasi dall’overdose, scoprirà per telefono dalla sua amica che il trombatore non era l’amico suo una cifra sfigato (come lei credeva) ma un tizio a buffo… già un tizio buffo, digli così a tuo figlio quando avrà dieci anni e ti chiederà “senti un po’ mamma, ma stai sempre al telefono e a mandà messaggini alla gente… ma io un padre… cell’ho??”.
Torniamo a Step, lui ovviamente si rimorchia la ragazza che gli ha fregato la benzina, anche se al tentativo di primo bacio stranamente si mette in mezzo il fratello di lei (Tibbero) che fa “oh scusate, non volevo rovinà la pomiciata come nei film, comunque me prendo le chiavi che me servono eh? Ciao”, entrambi lavorano nello stesso studio televisivo (ed ancora carte ottime per conquistare il cuore del pubblico gggiàvane). E così via con la storia d’amore! Lui la porta al sushi-bar con stanza segreta che contiene un enorme vasca di mestruo, esprimono desideri, si dicono frasi originali come “a che pensi?” e lei “a niente…”. Una sera lei gli dice la frase “ho voglia di te!” e lui “come dici scusa?” (ma dentro di se pensava “oh, sta frase è abbastanza breve, mica come tre metri sopra il cielo, se dovessi scriverla su qualche muro in caso di crisi di coppia non ci dovro’ spendere troppo in vernice e bombolette!”). I due si fanno una trombata appassionata intervallata da continui interventi del fratello Tibbero che dice “oh non volevo interrompe la rombata appassionata. comunque me prendo le chiavi che me servono eh? Ciao”; scopata che si chiude con scena abbastanza norcina di loro due avvinghiati col marchio del parmacotto sulle chiappe.
Lei l’accompagna a PonteMilvio dove un kebab di lucchetti troneggia attorno ad un palo (immagino tutti voi sappiate di questa usanza capitolina di mettere lucchetti sul palo e di gettare la chiave nel fiume, il fatto che recentemente ha mobilitato tutta roma, sindaco, giunte comunali, la destra, la sinistra, l’alto, il basso e Giulia Strani che dice che dovrebbe essere illegale perché la chiavetta inquina il fiume… vabbè, contando quanti innamorati ci sono a roma e quanti singles ci sono a roma… beh, sono di più i singles, i singles cacano, gli innamorati pure, la chiave è una e vale per due persone, la merda è tanta, è giornaliera ed è per ognuno di noi, fidanzato o no, con o senza lucchetto, quindi io non mi preoccuperei delle chiavette nel fiume Giuliè…). Ovviamente i due non sono da meno circa questa usanza e mettono li il loro lucchetto “sarà per sempre” – getta la chiave nel fiume e Ginevra “oh porcod**” – “che c’è? Non vuoi stare con me per sempre?” – “no, è che se lascio qui er lucchetto, o me ne compro un altro, o me tocca pagà pè la benzina!”
Una sera poi Ginevra esce assieme all’amica (con la quale lavora in tv) per andare ad una festa di lavoro; Scamarcio invece viene invitato ad un’altra festa-rimpatriata dove chi ti incontra? Babi, stranamente i due scopano appassionatamente sulla spiaggia, dove appare Tibbero che dice “oh scusate, pure se non sei mi sorella, ma prendo le chiavi che me servono e vado, ciao!”. Finisce l’amplesso e Babi dice “oh, te volevo rivedè perché tra tre mesi me sposo e volevo vedè che se prova!”; intanto Ginevra e l’amica trovano due loro capi che se le vogliono scopare, ma ci prendono il due di picche, al quale uno dei due si ribella entrando in una stanza e stuprandosi la bionda (o meglio sodomizzandola). Ginevra vede la scena e grida “brutto porco! Adesso vengo li e ti.. ops, ma cosa è questa roba appuntita sulla mia testa, Giuda Ballerino! Perché non riesco a entrare da questa porta neanche troppo bassa… ma che diav… ah eccomi! Brutto porco! Stupravi l’amica mia! Mi fai schifo!”e lui si discolpa dicendo “oh, stavo scherzando!” (mah! Io pure scherzo spesso, ma torno a casa che me devo comunque fa na pippa, com’è?). Più tardi arriva Steparcio e fa “che è successo? Ah l’hanno stuprata? Vabbè mo entro e lo corco de botte a st’infame” Step entra e lo corca de botte, ma comunque si lascia con Ginevra perché gli confessa d’averla cornificata con quella strappona di Babi (che s’è fatta na fica, nel senso che è diventata molto piu’ bella, ma anche nel senso che ha avuto esperienze saffiche con Antonella Mosetti). Intanto muore la mamma di Step (salutace Pollo mà) ma in compenso si scopre che il papà di Babi non tradiva la madre, ma le diceva solo “no no, c’ho l’amante” per non dirle che in realtà andava a giocare a biliardo coll’amici. Step imbocca a casa di Ginevra, gli apre la porta Tibbero, il fratello di lei che dice “Ginevra non c’è, comunque me prendo le chiavi che me servono eh? Ciao!”. Scamèp le lascia dei fiori in stanza dove scopre che lei lo pedina da 3 anni e su quel diario ha tutte le foto possibili esistenti di scamarciostèp, comprese quelle scattate negli anni settanta quando si faceva chiamare il nero, era nazista e collaborava colla banda della magliana. Lei lo sgama “perché non me l’hai mai detto?” fa lui, e lei lo caccia
Come fare? Scamarcèp applica il vecchio trucco, ma stavolta tocca lavorare piu’ in grande, mette una gigantografia di loro due che pomiciano e la stampa su tutta l’isola tiberina, sulla quale venivano gettate molte delle chiavi dei lucchetti di ponte Milvio, da qui il nome tiberina (perché si dice che quando c’andavano gli innamorati e stavano per baciarsi essa interveniva dicendo “oh scusate, non volevo, comunque me prendo le chiavi che me servono eh? Ciao”). Stepàrcio così spende sette milioni in tipografia e dentro di se pensa “si, vernice e bombolette un paro de palle!”.
intanto Babi (che sta per diventare zia di un bambino figlio di qualche scopatore da discoteche) si sta per sposare, ancora un po’ ha il ricordo di Scamerpetcio, lo sposo si sa che non può vedere la sposa prima delle nozze, ma quando il futuro marito di Babi prova ad entrare in camera sua mentre si veste da sposa succede questo “oh amore, adesso vengo li e vedo come sei vest... ops, ma cosa è questa roba? Giuda Ballerino! Perché non riesco a entrare, eppure non so basse ste porte!”.
La morale del film è che non chiavi, se tuo fratello è tibbero e non c’ha mai le chiavi.


Pace, Valerio
v.v.t.t.b.h.v.d.b.3 m.s.i.c.

http://doner.splinder.com

Sulla colonna sonora

vedi sotto

Cosa cambierei

vedi sopra

Su Laura Chiatti

nome da cicciona, ma tanto tanto bona...

Su

non stonerebbe in un porno amatoriale...

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