Regia di Saverio Costanzo vedi scheda film
Costanzo continua con questo secondo lungometraggio con i suooi esercizi stilistici.
Questa volta non riesce ad esprimersi appieno come era successo con PRIVATE, e colpisce solo in parte.
Non molto azzeccata la scelta di Jivkov (o forse è sottotono lui); bravissimo invece Timi.
Ma è lo sviluppo che non convince appieno, e che più che suscitare interesse annoia un po'.
Il tema è interessante, ma forse andava affrontato in maniera diversa.
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