Andrea entra nella Compagnia di Gesù, fiducioso che le rigide regole che governano il seminario lo aiuteranno a reprimere i desideri che lo tormentano. Dopo l'iniziale insofferenza per l'estrema disciplina della clausura, il giovane accantona ogni dubbio di carattere religioso e si trasforma nel "Gesuita perfetto"...
Note
L'esito è interessante, ma non quanto la materia avrebbe consentito. Se scelta radicale doveva essere, allora valeva la pena di andare fino in fondo, perlustrare il silenzio con il vero silenzio del luogo e dei pensieri. Il protagonista Jivkov (già visto in _Il mestere delle armi_) ha un volto bellocchiano e una rigidità che va rimodulata.
Film sopravvissuto a un'altra epoca, da Lunga vita alla Signora o giù di lì. Affascinante nella sua studiata lentezza. Certo, un po' di trama non guasterebbe in una "storia" di quasi due ore.
Lento nel prendere quota ed angusto nelle ambientazioni, ma non privo di sequenze ammalianti. Gli attori stranieri, pur parlando poco l'italiano, sono abbastanza efficaci.
Opera seconda di Saverio Costanzo, dopo l’ottimo PRIVATE, il film è all’apparenza cupo e difficile, ma di grande impatto emotivo. Il travaglio interiore si respira forte e le musiche fanno da sfondo egregio.
Andrea (Christo Jivkov) è un ragazzo di ricca famiglia, dalla vita ha avuto tutto ciò che occorre per appagare ogni tipo di slancio materiale. Sente però il bisogno di qualcosa di più profondo, di una ricerca di sè che solo nella meditazione di un ritiro spirituale può avere. Entra così nella compagnia di Gesù col tentativo di diventare… leggi tutto
A tratti sublime ed intrigante,a tratti estremamente dilatato e sconnesso,"In memoria di me" brilla comunque di una bella luce.Il regista dell'ottimo "Private" s'impegna in una ricerca interiore che e' sintomo di una notevole maturita' artistica,peccato che il finale del film sia affrettato ed irrisolto.La ricerca del "SE",la meamorfosi dell'"IO",IL SILENZIO DELL'ESISTENZA per (ri)trovare la… leggi tutto
"Non stiamo salvando il mondo, lo stiamo solo replicando", così risponde amaramente Zanna (Filippo Timi grandioso: sobrio, secco, sguardo penetrante ed efficacissimo) ad Andrea che gli chiede il motivo profondo della chiamata spirituale. Due novizi in un monastero sull'isola di S. Giorgio (Venezia), due giovani alla difficile ricerca del proprio percorso di fede. Dubbi e tormenti che… leggi tutto
Il documentario di Wilma Labate " Raccontare Venezia" è stato presentato alla 74ma Mostra del cinema. Racconta la città dei doge attraverso il filtro deformante del cinema che l'ha ritratta nelle sue…
Costanzo continua con questo secondo lungometraggio con i suooi esercizi stilistici.
Questa volta non riesce ad esprimersi appieno come era successo con PRIVATE, e colpisce solo in parte.
Non molto azzeccata la scelta di Jivkov (o forse è sottotono lui); bravissimo invece Timi.
Ma è lo sviluppo che non convince appieno, e che più che suscitare interesse annoia un po'.
Il…
Saverio Costanzo esordì con un film notevole "Private" che aveva il coraggio di affrontare temi scottanti in una forma originale; questo secondo film ne confermò l'impegno e una buona tenuta a livello stilistico, ma mi sembra comunque un lieve passo indietro. La storia di alcuni novizi e della loro ricerca spirituale in un convento posto nell'isola di San Giorgio Maggiore a…
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Commenti (4) vedi tutti
Film sopravvissuto a un'altra epoca, da Lunga vita alla Signora o giù di lì. Affascinante nella sua studiata lentezza. Certo, un po' di trama non guasterebbe in una "storia" di quasi due ore.
commento di andenkoLento nel prendere quota ed angusto nelle ambientazioni, ma non privo di sequenze ammalianti. Gli attori stranieri, pur parlando poco l'italiano, sono abbastanza efficaci.
commento di Stefano LOpera seconda di Saverio Costanzo, dopo l’ottimo PRIVATE, il film è all’apparenza cupo e difficile, ma di grande impatto emotivo. Il travaglio interiore si respira forte e le musiche fanno da sfondo egregio.
commento di adalbertoun film bello e forte sulla necessità di (ri)trovare se stessi.
commento di redrum80