Regia di Ryan Murphy vedi scheda film
A un certo punto il protagonista Joseph Cross, insieme a Joseph Fiennes che di lì a poco diverrà suo amante, va in una sala di Los Angeles a vedere una retrospettiva di film di Lina Wertmüller. All?uscita uno dei due esclama «That Director Is Fucked Up!». Lasciamo libertà di traduzione. È la scena di (s)culto di un film curioso, tratto da un best seller letterario di Augusten Borroughs, che in pratica racconta la sua vita. Padre alcolizzato, mamma psicotica e dalla (omo)sessualità latente, il giovane Augusten viene affidato allo psichiatra Finch, che abita nella ?versione Beverly Hills? della casa di famiglia di Leatherface insieme al gatto Freud e alle figlie spostate. Ne passerà di tutti i colori, ma nel frattempo imparerà quanto sia duro crescere e come costruirsi un?identità. Il film ha un grande pregio: è recitato benissimo. Alec Baldwin (il padre), Brian Cox (il dottore), Annette Bening (la mamma), Evan Rachel Wood e Gwyneth Paltrow (le figlie) fanno a gara per dimostrare come si possa essere intensi e incisivi senza strafare. Sembra di essere a teatro, e questo è anche il limite intrinseco. Nel senso che la matrice letteraria, vagamente statica, più che altro da palcoscenico, si sente tutta. Per il regista Ryan Murphy, celebre creatore di Nip/Tuck, un esordio riuscito a metà. La confezione è elegante e la vicenda coinvolgente, ma al contrario del libro temiamo che del film, nell?animo degli spettatori, resterà ben poco.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta