Regia di Ryan Murphy vedi scheda film
Esordio al cinema di R. Murphy, reduce dalla tv, che è la trasposizione del romanzo autobiografico di Augusten Burroughs. Vita dall'adolescenza stramba e disgraziata, restituita però in un film che non convince, di discreta confezione, tecnicamente diligente ma mai interessante, ben recitato (soprattutto da A. Bening) ma costantemente statico nonostante la varietà dei personaggi. Il problema sta nella caratterizzazione che non ha la giusta brillantezza, per non dire di uno stile registico piuttosto anonimo che a volte vorrebbe essere surreale senza avere però un adeguato affondo, vorrebbe divertire ma non strappa un sorriso e si affida a battute mediocri e forzate, vorrebbe commuovere ma lascia freddi e scade nella maniera. Una galleria bizzarra in potenza ma non nell'esito perché troppo trattenuta, indecisa e senza il giusto carattere.
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