Lorenzo Maggi, ambizioso avvocato trentenne, ha una bella casa e una bella fidanzata. Ma un giorno, uscendo dal tribunale, sviene ed è ricoverato d'urgenza in ospedale. Al suo risveglio, si trova in camera con Giovanni, un ex camionista romano dal carattere difficile. Una volta dimesso dalla clinica tenta di riprendere il normale corso della sua vita, ma nulla è più come prima...
Note
Niente di eccezionale, forse un gradino sotto del più coraggioso e vitale _Volevo solo dormirle addosso_, ma consigliabile per onestà intellettuale e professionale nonché per una recitazione impreziosita da un Ninetto Davoli da Oscar. Sprecata, invece, la brava Caprioli.
Cappuccio con il tuo tocco lieve, raffinato, ironico ma allo stesso tempo intenso e drammatico, affronta il tema della malattia incurabile evitando la retorica i luoghi comuni, sfruttando al massimo la complicità di due attori bravissimi.
Delicato, vero, commovente nella sua quotidianità.Pian piano scava dentro. Forse la mia opinione è legata al fatto di essere stata sul set in Umbria, ma credo che con me concordino in molti.
Un'opera che non va oltre i soliti canoni del dramma da telefilm: la malattia che fa scoprire i valori che veramente contano, l'abbandono e il lacrimevole ricongiungimento familiare in extremis. Nulla di rilevante, a parte la commovente interpretazione di Ninetto Davoli. leggi tutto
Lorenzo Maggi (Volo) è un avvocato di Genova che ha largamente superato la trentina, edonista, arrogante, ambizioso e superficiale. Un giorno sviene all'improvviso. Lo ricoverano in ospedale dove deve dividere la stanza con Giovanni (Davoli), un camionista romano chiacchierone e socievole. Dapprima diffidente, Lorenzo rompe il ghiaccio con Giovanni, ne apprende la vicenda personale e, una volta… leggi tutto
Non è certo da strapparsi i capelli questo film che mischia e tratta per l'ennesima volta temi già visti a ripetizione come l'affrontare una malattia, quanto questa alteri i rapporti interpersonali (di coppia e di amicizia), ed in più c'è pure l'aggiunta di storie di famiglie smembrate......... Nella prima parte riesce ancora a muoversi con un minimo di concretezza ma… leggi tutto
Lorenzo (Fabio Volo) è un avvocato rampante che giostra affari non proprio chiari pensando più che altro al guadagno. Un giorno sviene per terra, e dopo avere fatto le opportune analisi mediche che evidenziano la possibilità di una terribile malattia, la sua vita non sarà più la stessa.
Eugenio Cappuccio è un regista di un certo talento, come ad…
Lorenzo Maggi (Volo) è un avvocato di Genova che ha largamente superato la trentina, edonista, arrogante, ambizioso e superficiale. Un giorno sviene all'improvviso. Lo ricoverano in ospedale dove deve dividere la stanza con Giovanni (Davoli), un camionista romano chiacchierone e socievole. Dapprima diffidente, Lorenzo rompe il ghiaccio con Giovanni, ne apprende la vicenda personale e, una volta…
Le malattie sono la cosa più “democratica” che ci sia, l'arrogante Lorenzo (Fabio Volo) di professione avvocato sarà costretto ad una logorante attesa, i risultati della propria analisi per un sospetto tumore al cervello con il 50% di possibile positività, da qui il titolo del film “Uno su due”.
Il dramma e la sofferenza spingeranno Lorenzo a ripensare il proprio modo di vivere ed…
Per Gautama l'incontro con la malattia - al pari di quello con la vecchiaia e la morte - fu decisivo per la comprensione dell'esistenza della sofferenza dell'umanità. Anche per il cinema, spesso, le cose van così e…
Auguri anche a Ninetto Davoli che a sorpresa entra nelle mie playlist di Compleanno e del quale tralascero' i films fatti in regia da Pier Paolo Pasolini,dei quali non ne ho visti molti con la sua presenza,ahime'. Ci…
Non è certo da strapparsi i capelli questo film che mischia e tratta per l'ennesima volta temi già visti a ripetizione come l'affrontare una malattia, quanto questa alteri i rapporti interpersonali (di coppia e di amicizia), ed in più c'è pure l'aggiunta di storie di famiglie smembrate......... Nella prima parte riesce ancora a muoversi con un minimo di concretezza ma…
Dichiaro guerra ai finali scontati! Dichiaro guerra alle sceneggiature prevedibili , alzi la mano chi non aveva capito che il Volo dopo aver visto la lettera di Giovanni per la figlia non fosse andato a trovarla e non l'avesse convinta a rivedere il padre. Poi ci rifletto e valuto questo film per quello che è: un filmetto peggiore anche del film precedente del regista, dove in…
Avvocato ambizioso e anche un po' stronzo tocca con mano la morte, la paura e la solitudine ed è costretto a fermarsi. C'è il lieto fine, c'è il viaggio con missione, c'è l'amico conosciuto in ospedale a cui è toccata la stessa merda (forse) nel cervello. Per fortuna non è patetico (a parte forse il monologo finale di Fabio Volo, ma l'ha scritto lui per…
Idea da apprezzare per i suoi principi, ma non certo per l'originalità, che non è tanto per il tema, ma per come è stata impostata. Quante storie simili abbiamo visto con varianti più o meno piccole?
Occasione d'oro, invece, per Volo che ha modo di andarer oltre la commedia, o quasi, brillante che fino ad ora lo aveva scortato, mettendo i dubbi su certe cassandre che hanno scritto che…
Un'opera che non va oltre i soliti canoni del dramma da telefilm: la malattia che fa scoprire i valori che veramente contano, l'abbandono e il lacrimevole ricongiungimento familiare in extremis. Nulla di rilevante, a parte la commovente interpretazione di Ninetto Davoli.
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Commenti (10) vedi tutti
il dramma di chi scopre di avere un cancro, film palloso ma da vedere
commento di danandre67voto…6,5
commento di ciclista88Due su due per Cappuccio. Non c'è male. Volo in crescita. Davoli altro livello.
commento di old boymolto triste, e mette un tot di ansia. ma da vedere
commento di marinobgOvvio e prevedibile.L'unico aspetto positivo è il grande Ninetto Davoli!
commento di barbaraas6,5/10
commento di alex77E'un buon film.Particolarmente bravo Ninetto Davoli
commento di carlobertinaun film italiano sopra la media,la voglia c'è il talento meno
commento di babelCappuccio con il tuo tocco lieve, raffinato, ironico ma allo stesso tempo intenso e drammatico, affronta il tema della malattia incurabile evitando la retorica i luoghi comuni, sfruttando al massimo la complicità di due attori bravissimi.
commento di battista82Delicato, vero, commovente nella sua quotidianità.Pian piano scava dentro. Forse la mia opinione è legata al fatto di essere stata sul set in Umbria, ma credo che con me concordino in molti.
commento di Ferula