Regia di Peter Del Monte vedi scheda film
L'esordio di Del Monte. Film raro , nel senso di sentimenti ed introspezione che ce lo rende prezioso, di una intimità anni 70(grazie ad una Rai che aveva il coraggio e la bontà di produrre certo cinema), che oggi raramente vediamo, se non nel cinema inglese od orientale, e gridiamo al miracolo!!
Magari certa critica ha spezzato le gambe a questo tipo di cinema, e siamo andati al dilagare degli anni '80 nel profondo nulla.
La morte si avvicina e ci costringe a guardare profondamente in noi stessi, scomponendo la vita che ci siamo creati, magari artificialmente.
Chi ci arriva da solo a questa situazione o chi ci arriva, grazie, all'esempio che gli si crea.Una storia che non c'è (come molti films di Del Monte), che aspira solo ad un viaggio nella mente e nel vissuto di una persona.Bellissimo, struggente e lascia con molti pensieri da non dimenticare
Un magistrato ormai anziano, rimane solo, nel senso che la Moglie, Irene, scompare senza apparente motivo e starà al marito indagare per trovarlo, un motivo che servirà anche a lui per dare un senso alla propria vita ormai alla fine
Ruolo piccolissimo del dottore
Questa donna misteriosa e dallo sguardo grande, che aiuta il protagonista ad entrare nell'intimo dell'animo
La nuora bellissima ed aristocratica, che è un po' il doppio della moglie, è sua anche la voce fuori campo delle lettere. Un'attrice talmente raffinata e particolare, che il nostro cinema non l'ha saputa adoperare e lei , pittosto di fare scelte sciocche se ne è rimasta al di fuori.. Che spreco!
Cuny, questo grande attore francese che aveva scelto come sconda patria l'Italia, dove ha fatto dei bei film con altrettanto bei ruoli
Grandissmo esordio, ha fatto anche altre cose belle, se non tutte perfette, ma rimane sempre un grande narratore dell'anima, in particolare femminile.
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