Regia di Marc Lawrence II vedi scheda film
La commedia sentimentale è un genere che ha un ingrediente di successo inesauribile: cambiando fattori quali nomi, volti, ambientazioni, il canovaccio è praticamente, salvo qualche smussata e qualche piccolo accorgimento, più o meno il medesimo. E allora perchè scrivere, dirigere, produrre e ancor peggio andare a vedere film che a volte si raccontano nello spazio del trailer? Forse perchè a volte può essere piacevole tuffarsi per un'ora e mezza in una cosa pur risaputa, ma che per rara coerenza offre quello che ha promesso e niente di più, come un giro su una giostra ormai conosciuta bene. Detto tutto ciò, "Scrivimi una canzone" non rientra tra i migliori del genere, colpa forse di una sceneggiatura abbastanza loffia, e di un regista, Mark Lawrence, che già aveva detto poco con il precedente "Two weeks notice",sempre con Grant: di per contro, in un tipo di film in cui gli interpreti fanno metà del lavoro, Drew Barrymore dà una prova molto professionale, mentre Hugh Grant offre una fiacca riproposizione di se stesso e dei tic dei suoi tipici personaggi, in una storiella che ruota attorno ad un cantante che ha avuto un breve successo negli anni Ottanta, che ha l'occasione per rilanciarsi accanto ad un clone di Britney Spears.
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