Regia di Ferzan Özpetek vedi scheda film
Ozpetek fa un paio di passi indietro e torna alla coralita'del suo film a mio parere piu'riuscito quel Le fate ignoranti che non era altro che la storia di una famiglia allargata.Qui partiamo piu' o meno dagli stessi presupposti:c'è una coppia gay di successo attorno a cui gravita'un'umanita'composita dalla coppia che sta scoppiando,da un gay il cui sentimento principale è il rimpianto,una traduttrice turca che pare depositaria della verita'assoluta insieme all'insipiente e balbuziente marito nettamente piu'giovane di lei,c'è la ragazza single un po'stralunata,fissata con gli astri(è sua l'espressione ho Saturno contro,cioe'mi sta andando tutto storto)e c'è la new entry del giovane timido che non si sa che ci stia a fare.La morte di uno di loro li riunisce prima in attese snervanti all'ospedale e poi in una casa di campagna.Che dire?Questo film sa di riconciliato,di pace con se stessi,di valicamento degli steccati che si frappongono tra le persone(vedi lo scrittore che riesce a vivere un rapporto normale con i genitori del partner morto),di comprensione e complicita'.Nonostante la morte aleggi minacciosa puo'essere visto come un inno alla vita,alle riunioni tra amici con un buon bicchiere di vino.Ci sono scene veramente belle come quelle ricordate dal recensore di filmtv ,di silenzio,di attesa che riescono anche a commuovere e ci sono dei dialoghi fulminanti aguzzi e divertenti.Decisamente un bel ritorno di Ozpetek....
parte un po'sacrificata
come attore è alle prime armi ma non è male
anche lei brava per essere nuova del campo
una sicurezza
una parte un po'meno nevrotica del suo solito
bravissimo a recitare per sottrazione
ottima regia
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta