Regia di Ferzan Özpetek vedi scheda film
Non è un lavoraccio: Ozpetek sa cosa vuole; purtroppo per lui, non riesce a farlo. Ma nemmeno lontanamente: non c'è mai quel tocco di malinconia che un racconto del genere necessiterebbe, solo un senso opprimente di già visto e di vacuo, di sterilità, come una trama non sviluppata con un minimo di criterio può fare. Un film non triste: solo un po' abbacchiato.
Un giovane omosessuale muore la sera della sua festa, circondato dagli amici. Che si intristiscono.
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