Regia di Roberto Dordit vedi scheda film
Film lento, slegato che non è riuscito ad appassionarmi. Incapace di trasmettere emozioni degne di nota. La storia è abbastanza credibile anche se viene resa in maniera noiosa. Così come il finale non salva il resto della pellicola, caratterizzata anche da dialoghi piuttosto banali e anch'essi lenti e trascinati. Nessun personaggio riesce a spiccare, neppure quelli comunque ben interpretati di Claudio Santamaria (il protagonista) - apprezzabile per un romano de roma il tentativo di parlare con accento veneto - e di Giuseppe Battiston, entrambi comunque sprecati per questa pellicola. Il regista esordiente Roberto Dordit fallisce a mio avviso il tentativo di raccontare una storia potenzialmente coinvolgente. Colonna sonora insignificante.
Voto 5,3
Paolo, 35 anni, un passato da schermidore, ora dirige un piccolo giornale sportivo. Quando un giorno viene a sapere che il suo amico Franz é morto per un infarto, per caso scopre che nella vita dell'amico ci sono delle ombre ed anche la sua morte sembra un pò misteriosa. Inizia così ad indagare ritrovandosi in mondo a lui estraneo.
Di nessun rilievo
Il regista e parte del cast
Insufficiente, un esordio da dimenticare.
Bravo ma sprecato
Interpretazione irrilevante
Spenta
Interpretazione irrilevante
Bravo come sempre, anche lui sprecato
Si salva
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