Regia di Fausto Brizzi vedi scheda film
Operazione bieca, con l'unico scopo di sfruttare il successo del film capostipite. Cinema di stanca derivazione americana, con qualche punta di conformistico scollacciamento, adeguato ai tempi di oggi, come i tuffi in costume adamitico della pseudosirenetta Crescentini o la squallida sequenza del flash mob a Castel Sant'Angelo. Uniche note positive sono qualche uscita di Panariello (come quella al campo di calcetto), in un ruolo, purtroppo non inconsueto di padre immaturo, e il ritorno al cinema di Paola Onofri.
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