Regia di Liam Lynch vedi scheda film
Si può fare un film senza una trama? Le idee qui sono talmente poche (e scarse, e già viste, e noiose) da annichilire l'intelligenza anche dello spettatore meno esigente: è un film demenziale estremo (e particolarmente volgare), va bene, ma non per questo si può scusare qualsiasi aberrazione logica, narrativa o la semplice mancanza di una struttura di base che dia credibilità al lavoro. Si pretende che due chitarre classiche producano i suoni di un'intera band, e passi l'approssimazione; si pretende che due ritardati si esibiscano in un bar e il giorno dopo siano famosi a livello planetario, e passi l'iperbole; si pretende che drogarsi faccia bene alla creatività, e passi la provocazione; a forza di far passare questo o quello, a un certo punto non ti passa più. Peraltro il film nasce come omaggio al rock classico e cita a piene mani dai luoghi più comuni (leggi: beceri e triti) del rock, risultando talvolta perfino indisponente; l'idea poi di farne un musical (scopiazzando, piuttosto che omaggiando, Tommy e gli Who in generale) rovina molto presto, lasciando spazio agli insulsi dialoghi ed alle disarmanti scenette per cerebrolesi per grande parte della storia. Se si è davvero fan di Jack Black, è un episodio da tacere e cercare di dimenticare.
Due obesi ritardati californiani si incontrano; avendo in comune la passione per il rock, cominciano ad esibirsi in duo con le loro chitarre nei bar. Nel giro di pochissimo tempo diventano rockstar affermate, strafamosi e richiesti dalle donne, ma non hanno ancora i soldi per pagare l'affitto. E allora vanno a rubare un plettro satanico in un museo del rock, così potranno diventare le più grandi star della Terra. La sfida finale però è abbastanza impegnativa: dovranno gareggiare in rock contro Satana in persona. Vincono e si fanno una canna, così arriva immediatamente nuova ispirazione per comporre i loro capolavori assoluti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta