Regia di Peter Webber vedi scheda film
ok,io sono uno spettatore volenteroso per parafrasare il commento di filmtv ma mi riesce difficile comprendere la volonta'di infangare un mito della cinematografia che è l'immortale film di Demme.Perche'ripartire da zero,una sorta di instant-movie basato sul romanzo che Harris stava terminando.?E perche'affidarsi a un regista come Webber?Non lo so...Sono stato deluso cocentemente da questo film che sfoggia le migliori caratteristiche care a Webber,cioe'una fotografia all'altezza e ricostruzioni assolutamente curate.ma per il resto c'è poco o nulla.C'è la figura del protagonista che sembra solo un ossessionato dalla morte della sorellina(la morte di una sorella puo'scatenare tutto questo?)ed è talmente eccessiva da risultare quasi caricaturale,c'è lo snodo della storia con la moglie dello zio(una bellissima Gong Li)che finisce nel marasma,c'è una spruzzatina di gore ma c'è anche tanto tanto compiacimento....no,no,no,l'è tutto da rifare....
boh
trascurabile
bellezza da mozzare il fiato
ha sempre quell'aria un po'scocciata
mediocre
accademico e inerte
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