Regia di Chan-wook Park vedi scheda film
in questo film ci sono soprattutto due colori contrastanti tra di loro che lo caratterizzano all'inizio e che si ripresentano :il bianco della neve ,il candore della purezza e il rosso del sangue e della furia vendicatrice.Nonostante il mio rapporto col cinema orientale sia molto frastagliato e piuttosto turbolento questo film mi ha conquistato:ha una struttura evoluta con un uso parecchio creativo del flashback,terribili sequenze oniriche di assoluto pregio,ha racchiuse al suo interno diverse anime,diversi momenti in antitesi tra loro.Il tono iniziale ,a parte le sequenze oniriche in cui accadono cose inenarrabili,è quello della commedia con accentuati toni grotteschi.Il teatro è un carcere femminile in cui la protagonista deve trascorrere 13 anni per un delitto mai commesso e si esamina con aguzzo sarcasmo la varia umanita'racchiusa nella cella.Quando la nostra bella protagonista avvelena la grezza compagna di cella malata di bullismo sembra di assistere a una scena di quel misconosciuto cult che risponde al nome de Il manuale del giovane avvelenatore.Poi comincia a chiarirsi la sete di vendetta,il bisogno impellente ,quasi fisico di vendicarsi e di coinvolgere anche i genitori di altre vittime del mostro.Si parla di un pedofilo,serial killer di bambini,uno dei criminali piu'terrificanti che si possa immaginare.E qui il cinema di Chan-wook Park vola alto e nel contempo diventa sempre piu'duro da mandare giu'fino a diventare letteralmente insostenibile dal punto di vista emotivo.Non viene nascosto nulla,vengono mandati i video dei poveri bambini fatti dal killer ,bambini che piangono disperati prima di essere uccisi.E il killer è li'prigioniero al centro di una specie di processo:voleva fare soldi a sufficienza per comprare uno yacht.Da far accapponare la pelle anche se quei genitori che pensano al modo in cui recuperare il riscatto forse a livello di meschinita' hanno poco da invidiare al mostro.E'un ritratto cinico di un umanita'disperata mossa solo da istinti animaleschi,che risponde col dolore al dolore,una lex talionis che ha poco di onorevole e molto di bestiale.Non si salva nessuno....proprio nessuno....
il serial killer al centro del processo
bella,un terribile angelo della vendetta
chiude la sua trilogia sulla vndetta con un film difficile da dimenticare
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