Regia di Chan-wook Park vedi scheda film
secondo me, il mio modestissimo parere, è veramente un peccato farsi sfuggire l'opportunità di vedere un film come lady vendetta, e un mio amico deve essermi grato perchè ce l'ho portato a vederlo. premesso questo, posso tranquillamente dire che è degno di mr vendetta. old boy sta nel mezzo e per me è leggermente inferiore. i titoli di testa ti fanno entrare in un corpo tra quei ghiri-gori che sembrano rametti di rampicanti e quelle gocce rosse che sono lacrime di sangue, perchè il tuo corpo è corroso da una colpa che non ti appartiene ma che non puoi scacciare. il regista riesce nell'impresa di scioccare lo spettatore, lo sfianca e gli fa fare lo stesso calvario della stra-super-mega meravigliosa protagonista. e ci si sente svuotati ma non leggeri, ancora vuoti e non si sa per quanto tempo durerà questa leggerezza che fa esistere ma non vivere. si arriva anche a ridere ma non è mai una risata che ti viene fuori naturale, è una risata per rabbia che ti esce come un ringhio, perchè stai completamente dalla parte della protagonista, che mandi a farti fottere il tizio all'inizio quando esci da quella prigione dove hai ucciso la balena aguzzina a furia di candeggina nella zuppa, e sei con lei quando la testa la butti nel tofu bianco e ce la lasci intanto che la neve cade e tua figlia ti è vicina. ah non c'è mica niente che ti possa fermare. se mette il rosso intorno agli occhi per sembrare meno buona, il motore che ti spinge a cercare la causa della tua vendetta, non va sicuramente con combustibile tangibile o concreto. e la scena della prigionia di choi min sik con i genitori delle piccole vittime riuniti di fronte ai video che l'orco registrava prima di infliggere loro la morte, è la rivelazione dell'orrore supremo. vedere quegli attori in quel momento recitare quei genitori è illuminante per capire come è diverso anche il modo di intendere il cinema, un film, il proprio pubblico. nei dossier sul nazismo non ci viene risparmiato nulla, e park chan wook fa altrettanto. la protagonista ha studiato tutto nei minimi particolari e nulla potrà fermarla. le donne che ha aiutato a sopravvivere all'inferno del carcere rientrano nel disegno di quella vendetta che si avvererà. e non è immaginabile la scena che ci viene quasi mostrata in cui a turno i genitori sono chiamati a compiere la vendetta uccidendo l'orco. è qualcosa che sinceramente va oltre alla mia immaginazione. provare per credere quando dopo aver gettato il corpo, le armi, il sangue in una fossa, il regista ci pone di fronte al viso della protagonista e ci mostra le cause e gli effetti di quell'odio e di quella vendetta in una prova attoriale che ha del miracoloso. ripeto un'esperienza che è da sciocchi lasciarsi sfuggire
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