Regia di Massimo Venier vedi scheda film
Non sarò obiettivo, lo ammetto. Mi piacciono troppo Ale e Franz. E mentre nel loro primo lungometraggio (La terza stella) si sono rivelati vittime della sindrome da sketch, con Mi fido di te hanno brillantemente esorcizzato l'impatanamento da "panchina" grazie ad una storia tra il furbetto ed il delicato, a due personaggi abilmente cuciti sulle esatte corde dei protagonisti, ad una sceneggiatura da "cinema" indossata con disinvoltura (immagino rilevante il contributo di Walter Fontana). In questi casi dispiace che altri (senza fare nomi Ficarra e Picone) godano di particolari corsie preferenziali propagandistiche che nel caso dei nostri non ho affatto constatato (...ma quanto me piace fà polemica!)
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