Regia di Chris Noonan vedi scheda film
Chris Noonan aveva dimostrato con Babe un bel talento per le zone oscure che intorbidano la tradizione favolistica anglosassone. Poteva essere il regista ideale per questo Miss Potter, biografia di una della famosa narratrica e illustratrice per l?infanzia, appunto Beatrix Potter, che creò ai primi del ?900 Peter Coniglio e tutte le altre storie di topi, scoiattoli, anatre. Se aggiungiamo il carattere sotterraneamente indipendente ed eccentrico della protagonista, le prime tensioni femministe, il contrasto tra città e campagna, otteniamo un bel miscuglio di contraddizioni, capaci di squarciare il velo su un?epoca e i suoi conflitti. Una troupe tecnica di prim?ordine lavora su questi elementi, sul nero del carbone che appanna Londra e i pastelli lussureggianti del Lake District, sulle rigidità dei costumi vittoriani e le rotondità dei disegni di Beatrix. E i caratteristi restituiscono impettiti rigidità e compunte tenerezze. Allora, perché Miss Potter non funziona, non rende i ?buchi neri? della storia, non va al di là di un?illustrazione corretta e agiografica? Noonan pare bloccato da una sceneggiatura accademica (di Richard Maltby jr, autore di musical di successo come Miss Saigon e Fosse, qui un po? ?ingessato?). E su tutto gigioneggia, spalanca gli occhi, s?imbroncia Renée Zellweger, una specie di Bridget Jones delle suffragette, fuori parte nonostante l?affettato accento british, fuori luogo, fuori tempo. E dire che la perfetta Beatrix Potter sta proprio là, nel film: Emily Watson, meno star ma tanto più autentica.
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