Regia di Nick Cassavetes vedi scheda film
L’ansia che ti lascia dentro questo film di Nick Cassavates m’ha fatto rimandare la ri-visione della pellicola per diverso tempo, o meglio rimandavo la visione per non so bene quale motivo che adesso ho capito. L’intesa interpretazione di (a sorpresa) Justin Timberlake alla sua prima prova attoriale di polso, e quella davvero notevole di Emile Hirsch, prima di quello che fu Into the wild, rendono il tema, il rapimento del giovane Nicholas Markowitz (nel film diventa Zack Mazursky ed è interpretato, in modo sottile ed intenso dal bravo Anton Yelchin) fratello quindicenne di Ben Markowitz (nel film Jake Mazursky), interpretato da Ben Foster, che ha contratto un debito con Jesse James Hollywood (nel film interpretato dal sopracitato Emile Hirsch col nome di Johnny Truelove), un giovane spazziatore californiano, reale e scabroso, come ad assistere davvero alla storia vera a cui il film si è ispirato. L’insignificante valore debitorio contratto dal fratello del ragazzo rapito, nei confronti del giovane criminale, rendono il tutto ancora più angosciante e le atmosfere rilassate e tese prima, cupe e tormentate dopo, le suppliche del giovane in punto di morte e la crudeltà che avvolge un gesto del genere, lasciano allibiti quanto la trasformazione di Sharon Stone (nei panni della madre del ragazzo rapito) poco credibile ma allo stesso modo straziante. Forse la miglior pellicola di Cassavates che ha sempre una marcia in più nel raccontare i drammi della vita.
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