Regia di Nick Cassavetes vedi scheda film
Figlio di un noto pregiudicato, Johnny Truelove è un giovanissimo spacciatore di marjiuana che guida una babygang di fessacchiotti atteggiandosi a Scarface, più che altro per essere all'altezza del curriculum criminale del (poco) illustre genitore. Un debito di alcune centinaia di dollari segnerà l'inizio di una violenta faida tra mocciosi, che culminerà nel rapimento del quindicenne Zach, fratello minore dello sballato Jake Mazursky: le conseguenze saranno drammatiche. Le colpe dei padri ricadono sempre sui figli, sembrerebbe essere la morale di fondo di questo disturbante docu-drama che ricostruisce, con nomi fittizi, un tragico episodio di cronaca realmente accaduto nel 2000 in California, il rapimento dell'adolescente Ben Markowitz ad opera di una gang di ragazzini. Nick Cassavetes tenta di descrivere un mondo adolescenziale allo sbando, senza punti di riferimento o, peggio, con modelli genitoriali dannosi e distorti, mettendo in scena la totale idiozia di giovani squinternati e il catastrofico effetto domino dei loro comportamenti sconsiderati. Ottima, in questo senso, l'idea di rappresentare dei criminali in erba con le faccette da bravi bimbi dei vari Emile Hirsch e Justin Timberlake, in modo da sottolineare la banalità del male, liberare il campo da qualsiasi tentazione lombrosiana e suggerire l'angoscioso dubbio che gl'imbecilli descritti nel film potrebbero essere i nostri stessi figli. Il modello cinematografico di "Alpha Dog" è alto, direi Lumet o simili, gli esiti non sempre del tutto convincenti (diversi personaggi sono sviluppati poco e male) ma gl'intenti sono sinceri e l'accumulo di tensione della pellicola prende davvero alla gola, colpendo nel profondo e lasciando una sgradevole sensazione di amarezza nell'anima. Quattro stelle.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta