Regia di Nick Cassavetes vedi scheda film
Nick Cassavetes dirige ″Alpha dog″, un film tratto da una storia vera. All’interno di una gang di spacciatori, avvengono una serie di incomprensioni per cui il capo, Johnny Truelove (Emile Hirch), viene in conflitto con uno dei suoi uomini, Jake Mazurky (Ben Foster): il primo, per vendicarsi di uno sfregio di quest’ultimo, arriva a rapirgli il fratello quindicenne Zack (Anton Yelchin), facendo finire nei guai anche la sua cricca di amici (tra cui un moderatamente bravo JustinTimberlake, nel ruolo di Frankie, praticamente il co-protagonista del film assieme al rapito).
Il film è decisamente avvincente, merito anche del metodo di narrazione: una specie di documentario, con interviste-testimonianze, realizzate a circa quattro anni dagli avvenimenti. Lo stile di narrazione è asciutto e senza fronzoli, i dialoghi sono infarciti, come forse nessun altro film nella storia, d’intercalari scurrili, la maggior parte del film si spende tra festini, droga, alcool e sesso, anche se Cassavetes sa come narrare senza cadere nell’abuso voyerististico, le ragazze, da quelle (una forse) perbene, fino alle più spregiudicate, sono tutte bionde, i ragazzi sono tutti tatuati e con i jeans oversize, anche i vecchi scopano con ragazzine (naturalmente bionde) e l’unica famiglia per bene (o almeno apparentemente tale) alla fine ha la peggio. Quelli della Stone e di Willis, genitori di varia fattura, sono poco più che camei. Film positivo e molto concreto perché al di là della forma (che poi è fedele agli avvenimenti), c’è un modo asciutto e asettico di narrare i fatti.
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