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Intrigo a Berlino

Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Intrigo a Berlino

di axe
6 stelle

Un film a cavallo tra spionaggio e dramma. Un giornalista e ufficiale americano giunge a Berlino alcune settimane dopo la fine del secondo conflitto mondiale in Europa, per avere notizie della donna di cui era innamorato, conosciuta nella stessa località in tempo di pace e di cui non aveva notizie da anni; ella - non proprio casualmente - è diventata la donna del suo autista, il quale è impegnato per farla fuggire dalla città. Tale personaggio viene però ucciso, e ciò è posto in relazione ad un segreto che la donna custidisce, e che è d'interesse per i russi presenti in città, e per più emanazioni di potere degli occupanti occidentali. La trama è molto complessa, e tocca molti argomenti, di stretta correlazione con fatti storici realmente accaduti - criminali nazisti che sfuggono alla giustizia in cambio di un contributo ai nuovi dominatori; il tutto nel desolante ambiente di una città distrutta, nella quale ancora aleggia l'ombra del recentissimo passato nazista, e inerme di fronte ai giochi di potere degli occupanti - russi ed alleati - prossimi a fronteggiarsi nel contesto della guerra fredda. Nonostante tale complessità, il film si segue senza difficoltà. Le indagini del protagonista procedono spedite - forse, irrealmente troppo - e i veli sui molti misteri cadono uno dietro l'altro, più con dialoghi serrati tra i personaggi che con folgoranti colpi di scena. Discreta prestazione di George Clooney, in un ruolo tutto sommato semplice. Il suo personaggio è sinceramente animato da volontà di sciogliere il mistero per aiutare la donna. Più complesso - e ben interpretato da Cate Blanchett - il personaggio di Lena. Non sono chiare le finalità delle proprie azioni; se e a quale uomo si senta legate; quali segreti porti con sè. E' però evidente che la volontà di abbandonare Berlino sia metafora del volersi lasciare alle spalle un passato di opportunismo, paure, tradimenti. Evocativa l'atmosfera anni '40, ottenuta anche grazie alla scelta di girare il film in bianco e nero - e in rapporto 4:3 - e di utilizzare una colonna sonora d'impronta simile a quella dei film dell'epoca. Un buon prodotto, non particolarmente avvincente, ma mai noioso.

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