Regia di Sam Raimi vedi scheda film
Continua il parallelismo (cinematografico) tra Spider Man e Superman. Come nel terzo capitolo dell’eroe proveniente da Krypton, il protagonista deve fare i conti con il lato oscuro di sé stesso (aspetto comune anche ai vari antagonisti) e con il rapido mutare dell’atteggiamento dell’opinione pubblica nei suo confronti. Devo dire, però, che - in questa occasione - il lavoro degli sceneggiatori e di Raimi si rivela superiore rispetto ai precedenti episodi. Lo script, infatti, intreccia tra loro quattro storie distinte (Goblin, Spiderman, uomo sabbia e il parassita alieno) con personaggi ottimamente caratterizzati che progressivamente muteranno il proprio atteggiamento (a sottolineare il dono dell’arbitrio che viene concesso all’uomo per modificare il proprio destino e, soprattutto, per riconoscere i propri errori). Continua il bombardamento di computer grafica (anche oltre il necessario) e la regia modaiola (Raimi si autocita in continuazione e questo non rende più spassosa la visione), ma almeno ci si erge sopra l’ordinario prodotto da blockbuster finalizzato all’esclusivo intrattenimento. Bene la fotografia. All’altezza, se non superiore, dei precedenti capitoli. Voto: 7.5+
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