Espandi menu
cerca
Spider-Man 3

Regia di Sam Raimi vedi scheda film

Recensioni

L'autore

chinaski

chinaski

Iscritto dal 24 agosto 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 18
  • Post 53
  • Recensioni 639
  • Playlist 4
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Spider-Man 3

di chinaski
8 stelle

L’anima nera come una seconda pelle. Come una maschera da indossare per l’occasione giusta. Peter Parker scopre il suo lato oscuro e diventa più affascinante che mai.
Vendetta, cattiveria, egoismo.
Elementi emotivi che completano la psicologia di Peter. Sensazioni come armi, che il ragazzo inizia a (ri)conoscere e poi ad usare. Sam Raimi costruisce in questo modo una efficace parabola sul dualismo della natura umana. Grazie alla semplicità offerta dalle narrazioni lineari dei comics, il regista ci mostra come per ogni uomo nasca la possibilità di diventare malvagio. E come ogni uomo possieda la libertà di scegliere.
Immergersi negli impulsi più oscuri oppure rinunciarvi.
La malvagità come una seconda pelle. Una maschera che se indossi troppe volte alla fine ti si cuce addosso. Diventando la tua, di pelle.
Non c’è dubbio che la trasformazione di Spider-man nel suo alter ego cattivo (rappresentato da una tuta completamente nera) doni al personaggio un fascino inaspettato. Sia come supereroe, dove la necessità della vendetta diventa pura azione distruttiva, sia nella sua vita normale dove il suo lato dark diventa spigliatezza e sicurezza di sé, mentre ancheggia per le strade di New York come un novello Tony Manero.
E grazie a questi mutamenti, Raimi trasforma anche la sua pellicola in un ibrido filmico, dove intorno alla struttura da comic rimangono impigliati il musical e il melò, la commedia e il gotico.
Anche l’amore per Mary Jane viene infettato dal buio. Si scoprono il dubbio e la gelosia. Si scopre che la felicità non è semplice e assoluta. Si scopre che l’amore può far male, ma male veramente.
Ma solo in questo modo, attraversando il dolore, l’amore riesce a diventare qualcosa di più profondo, un legame che conosce anche di cosa sia fatta la sofferenza e l’abbandono.
Un amore che richiede una scelta. Un amore che sia lotta, che non sia dovuto, che sia fatto di sangue e lacrime.
Al di là dei soliti ed inevitabili elementi narrativi dei comics è proprio questo passaggio in una zona d’ombra dell’anima a interessare. Il momento del confronto con se stessi e con le proprie paure. Spider-man compie la sua scelta. Solo dopo essere passati attraverso il buio può aver senso voler proteggere la luce. Che sia quella dell’amore o della giustizia.
Raimi poi regala ad un uno dei suoi attori preferiti (Bruce Campbell protagonista dei vari Evil Dead) un divertentissimo cammeo nel ruolo del caposala del ristorante francese.
Peter Parker sta crescendo. E le ragnatele della sua anima hanno finalmente iniziato a formarsi.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati