Regia di Sam Raimi vedi scheda film
Giunto alla terza prova cinematografica, Spider-Man mostra la corda. Pur dando la sensazione di agire frenato da una sceneggiatura non entusiasmante, Sam Raimi salva la prima parte grazie al mestiere e ai soliti mirabolanti movimenti di macchina. Ma il film precipita fragorosamente durante i 20 terribili minuti in cui Peter Parker scopre il proprio Lato Oscuro, mette eyeliner agli occhi, ciuffo new wave e brillantina, e si trasforma in un coatto esibizionista: 20 minuto di ridicolo, 20 interminabili minuti di autentico scult. Segue la mezzora finale, che riporta il film su livelli per lo meno giudicabili, ma eccede in retorica e mette a nudo un altro pesante difetto di sceneggiatura: la bidimensionalità dei personaggi di contorno.
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