Regia di Larry Charles vedi scheda film
borat ci presenta la sua famiglia, si slinguazza la sorella, nota prostituta locale e poi parte per gli stati uniti d'america per uno studio approfondito sulla gloriosa nazione per cercarne valori e metodi da importare nel kazakistan per renderlo un paese evoluto e migliore. una volta arrivato nella terra delle promettenti promesse, intervista delle femministe, fa un incontro ravvicinato con una parata gay(salvo scoprire di avere avuto un rapporto omo solo dopo previa spiegazione), cerca di acquistare una hammer per meglio ammazzare gli zingari col minore danno possibile al veicolo, scopre pamela anderson e decide di recarsi in california per sposarla. borat pensa che le donne abbiano il cervello più piccolo. confonde gli ebrei con degli scarafaggi. si reca nel texas e per glorificare la bandiera canta le parole dell'inno kazako con musica dell'inno americano, prima dell'inizio di un rodeo. che qualche volta sacha baron cohen abbia seriamente rischiato di uscirne corcato, si vede dalle reazione "spontanee" dei molti non attori che costellano la pellicola. se borat può sembrare un innocente che dice quel che pensa solo perchè forse gli è stato insegnato, la sua innocenza genera incomprensioni, malintesi e liti. le femministe interrompono l'intervista perchè non si riesce ad avere un dialogo con uno che ride al sentir dire che le donne hanno pari opportunità e diritti e soprattutto non hanno il cervello infinitamente più piccolo. quando cantando l'inno nazionale e inneggiando allo sterminio della popolazione irachena, trova nel pubblico intervenuto al rodeo, ferventi sostenitori ma anche tanti spettatori allibiti che non sanno cosa dire, se dire qualcosa o se starsene chiusi in un silente imbarazzo. un ingenuo che tira fuori il peggio dalla gente, che non ha assolutamente idea che quello sia il suo peggio. lui che bacia tutti, vuol baciare anche un texano del rodeo e questo inorridito gli dice che solo quelli che camminano molleggiati baciano. gli uomini non si baciano e gli suggerisce di non farlo. al che borat gli dice che in effetti anche nel suo paese quelli li finiscono in galera e corcati di botte, sentendosi rispondere che è quello che stanno cercando di fare anche loro nel loro glorioso paese. è insito nell'essere umano essere come borat. obbedire agli istinti primari(sesso), appagare il senso della vista con cose belle, sfogare la propria rabbia, frustrazione con un "sporco ebreo", "rotto in culo", "terrone di merda" estemporanei. volgari, fuori luogo, inutili come può esserlo una bestemmia, salvo poi rientrare nei ranghi e cercare quel fastidioso politicamente corretto che però si ripresenta come un senso di colpa nel quale non è che non si credi, sembra solo un pò appiccicato con lo sputo.
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