Regia di Brad Bird, Jan Pinkava vedi scheda film
Premessa: sono letteralmente innamorato di tutte le produzioni Pixar, e intendo proprio tutte, anche quel "Cars" di fronte al quale piu' d'uno ha nicchiato un pò. E ci metto dentro anche quei meravigliosi "corti" che precedono ogni pellicola targata Pixar. Per dire: ne sono talmente un fan che in internet uso spesso come avatar proprio quella lampada da tavolo che della Pixar è ormai il simboletto ufficiale. Chiaro dunque che le mie aspettative per questo film fossero immense. Delusione? Nemmeno a parlarne! Anzi, è stato un trionfo ben oltre le mie pur esagerate aspettative. Sono ancora sotto estasi a un giorno dalla visione di questo capolavoro, e il solo aggettivo che mi viene in mente è "sublime". Gli elementi, per così dire, secondari, sono estremamente curati ed azzeccati: mi riferisco alla grafica dei titoli e alla scelta delle musiche. E gli elementi fondamentali raggiungono vette di eccellenza assoluta: il livello altissimo di perfezione nella tecnica di animazione si sposa ad una evidente ricchezza di idee, di dialoghi, di sceneggiatura. In altre parole: quando andare al Cinema diventa puro piacere. Che lo staff tecnico della Pixar fosse al top lo si sapeva già, ma quello che forse sorprende un pò è constatare la freschezza creativa a livello di idee e di argomenti: il tema del film, la sua morale, beh, sono tutt'altro che banali (e pensiamo che si tratta di un film destinato, prevalentemente, ad un pubblico di bambini, abituati alle sciocchezzuole degli orchi e dei ciuchini di Shrek!). Ed inoltre osserviamo la capacità della Pixar di non ripetersi mai, scegliendo temi e personaggi ogni volta diversissimi dai precedenti. E che dire del "corto" che introduce il film? Gustosissimo. Come tutti quelli che lo hanno preceduto. Film che è anche un raro caso (nella tradizione Pixar) di prodotto di qualità altissima che coincide con successo garantito al botteghino. E' curioso vedere il topolino Remy esprimersi coi gesti, come un Marcel Marceau, con una mimica impressionante nella sua "umanità"-animale. E che dire poi della splendida ricostruzione di Parigi, dei suoi panorami notturni e dei suoi vicoli? E l'effetto visivo della ricostruzione dell'acqua e del fuoco? Stupefacente. A questo proposito, vorrei sottolineare anche la straordinaria attitudine della Pixar ad usare l'alta tecnologia del sistema 3D in realtà come un mezzo per raggiungere quell'effetto "caldo" e genuino che (paradossalmente) solo i vecchi cartoons "fatti a mano" possedevano. Eh sì, i creativi della Pixar sanno davvero come si lavora ad una sceneggiatura. Ora non mi va di analizzare al microscopio tutti i numerosi personaggi; mi limito a segnalare quello forse piu' geniale: la figura arcigna del critico gastronomico Anton Ego; siamo di fronte ad un personaggio tutt'altro che semplice, che evoca temi e riflessioni "pesanti" e complesse perfino per un adulto. Sì, possiamo senz'altro affermare che la Pixar ha rivoluzionato anche il linguaggio con cui il moderno cinema d'animazione popolare si rivolge al suo pubblico di riferimento, quello dei bambini e degli adolescenti. Per concludere concedetemi uno sciocco gioco di parole: dopo tutte le corse che fa in questo film, il topolino Remy ora è in corsa per l'Oscar (meritatissimo).
PS: alla fine della proiezione, è scattato l'applauso collettivo in sala. E mentre mi ci univo anch'io, la mente già andava a "Wall-E", il prossimo film Pixar del 2008.
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