Regia di Robert De Niro vedi scheda film
Alcuni film non ti permettono di perdere nemmeno i primi 30 secondi, pena la difficoltà di recuperare la comprensione di ciò che sta accadendo. Questo è uno di quelli.
Probabilmente ciò che sto per scrivere non sarà condiviso dalle lettrici più femministe, ma - per lo meno secondo la mia limitata esperienza- avrei un'altra peculiarità da indicare: il pubblico interessato al genere "spionaggio e controspionaggio" - 007 a parte - sembrerebbe non annoverare tra le fila un'eccessiva percentuale di rappresentanti del gentil sesso. Motivo addotto usualmente: un eccessivo contorsionismo cronologico/geografico,cioè troppi flashback con frequenti cambi di luoghi d'azione.
A parte le suesposte considerazioni, il film di De Niro è fluido nel suo arrovellarsi in situazioni che lo spettatore dovrà aver cura di seguire con costante attenzione. Matt Damon, a mio parere, è ottimamente calato nei panni dell'agente James Angleton, funzionario prima dell'OSS e poi dirigente della CIA per la quale - oltre che per il suo Paese - seppur con qualche remora sacrificherà moglie e figlio, come già in precedenza aveva rinunciato alla donna che amava. Partendo dal presupposto che il film rifletta piuttosto fedelmente la realtà degli accadimenti, per lo spettatore potrebbe essere inquietante, e nel contempo coinvolgente, vedere e sentire come si "muovono" le trame del potere ad alto livello con tutta la suggestione che ciò può soggettivamente comportare...magari non sempre agevolmente pur mantenendo la concentrazione nel corso della proiezione, ma con l'indubbio vantaggio, a parziale contrasto dell'angosciante coinvolgimento, di restarsene nel confortevole salotto di casa.
Complessivamente consigliabile e avvincente.
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