Regia di Robert De Niro vedi scheda film
Robert De Niro scimmiotta Scorsese e forse anche Coppola e realizza un film dagli spunti interessanti, ma sfruttati attraverso uno stile fiacco e ridondante. La trama ruota tutta intorno al mondo ambiguo ed in parte corrotto della Cia delineando una serie di situazioni man mano sempre più drammatiche che appaiono intriganti solo durante la prima parte del film, poichè durante la seconda diventano monotone ed anche prevedibili. La struttura narrativa un po' spezzata e farraginosa, è di un'efficacia altalenante e ricca di flashback ossessivi, i dialoghi talvolta fanno sbadigliare ed i personaggi purtroppo appaiono quasi tutti privi di personalità, soprattutto il protagonista Edward, che rigido fino all'esasperazione, con il suo carattere apatico, passivo ed introverso, a lungo andare si rivela insopportabile come se fosse un automa privo di sentimenti. Mai di fatti che mostri di provare delle emozioni - negative o positive poco importa - verso qualcuno o qualcosa. Sembra insofferente a tutto, perfino all'amore perchè neppure la sua amante lo coinvolge più di tanto in fondo. E' sempre trattenuto e quasi del tutto privo di espressività (ad eccezione della scena in cui si traveste da donna). Così, fra caratterizzazioni (di personaggi) inesistenti o sbagliate, una fotografia cupa e deprimente, ritmo lento e dinamiche di trama soporifere, ne esce un film stancante e con poca anima, che portato avanti troppo per le lunghe, non coinvolge quanto potrebbe e neanche emoziona.
Il suo stile in questo caso non mi è piaciuto proprio.
Imbalsamato e monocorde.
Abbastanza indovinata e di effetto nel ruolo della donna un po' scriteriata.
Imbalsamato e monocorde pure lui.
Bravina, almeno lei dona un po' di pathos alla trama.
Superfluo e fuori parte, non convince.
Trattenuto.
Insignificante.
Sprecato.
Insipida.
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