Regia di Robert De Niro vedi scheda film
Ottima la ricostruzione storico-ambientale, buona la regia, può essere un nuovo classic movie. La struttura per flashback, a partire da un punto di crisi, consente di delineare il personaggio del protagonista alla perfezione, senza scalfirne l'imperturbabilità, e Matt Damon si è calato con bravura in uno dei ruoli migliori della sua carriera. Alcuni punti deboli emergono dalla trama: se svelare i retroscena dell'agenzia più segreta al mondo era quasi impossibile, questo limite permetteva di puntare l'obiettivo sulle vicende degli uomini, attraverso figure drammaturgiche universali (l'imprescrutabilità del destino, la fiducia nel prossimo, la fedeltà ai doveri assunti, la solitudine nelle ore cruciali, l'amore per i figli); non sempre la sceneggiatura è all'altezza dei temi e solo la regia riesce a salvare dignitosamente il risultato finale. Molte le scene efficaci, calibrati i dialoghi, la durata non è per niente eccessiva. La violenza esplode una sola volta, e sembra di rivivere uno dei momenti indelebili del cinema del migliore Scorsese. L'ironia sottile fa capolino in alcuni passaggi e avverte che l'umana comprensione è sempre limitata, perchè soggettiva e parziale.
Dall'ottimo Bronx, Robert de Niro avrebbe dovuto cimentarsi di più alla regia, e magari scegliere di recitare in qualche film di meno; non ne avrebbero gioito solo i fans! (VOTO: 7-8/10 - Buono).
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