Regia di Sidney J. Furie vedi scheda film
Nel pieno boom delle avventure di James Bond al cinema,giunse sugli schermi un personaggio per certi versi antitetico a 007:Harry Palmer,spione molto più realistico,che si muove tra fascicoli e colpi di pistola,con qualche vulnerabilità,al punto di non riuscire a decifrare prontamente ogni doppiezza che gli si para davanti (e sì che nell'ambiente dei Servizi Segreti è la norma...),coinvolto in un caso che riguarda un paese straniero,non meglio identificato,probabilmente l'URSS,ma senza dirlo chiaro e tondo.La serie della spia dagli occhiali con la montatura nera ha avuto tre sequel,e oggi il primo almeno è considerato un film di culto,per quanto datato nell'elaborazione della suspence.Accompagnato da un motivo tra il malinconico e l'autoironico di John Barry,tra le cose migliori del film,"The Ipcress file" è una spystory non esattamente avvincente,ma ben diretta da Sidney J.Furie, e interpretata da un Michael Caine di gran classe,così fuori posto,freddo e inadeguato da diventare "cool" in maniera naturale,seppure dedito alla seduzione di una donna bella ma non sventola.Giocato su tradimenti e capovolgimenti di fiducia tra personaggi,il film ha colori atoni e una verosimiglianza abbastanza concreta nello svolgersi del plot,anche se la tensione narrativa sopraggiunge soprattutto nel finale.
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