Regia di Kevin Macdonald vedi scheda film
Dopo la laurea un ragazzo scozzese sceglie l'Uganda per iniziare la sua attività medica (puntando a caso il dito sul mammamondo e già quest'inizio è promettente!!!). Arrivato là si innamora di una collega sposata e stringe amicizia con il nuovo presidente che lo nomina suo medico personale e consigliere di Stato. Il politico dapprima simpatico inizierà una scalata personale verso la ricerca assoluta del potere ma anche verso la più cupa follia. Le potenze straniere che lo avevano appoggiato a questo punto lo vedono come un elemento scomodo e...Naturalmente se ne lavano le mani o cercano di denunciarlo a tutto il Mondo come un pazzo. Se non fosse che la vicenda è reale (anche se romanzata) diremmo che è una metafora del Colonialismo ( e forse anche della Decolonizzazione che, come dimostra questo film, a volte ha creato un nuovo tipo di Colonialismo). Infatti molti capi di Stato (come Amin Dada ci sono pure Bokassa, Okello, Aidid, etc...) sono saliti al potere aiutati da potenze straniere (il più delle volte Usa, Russia, Cina e qualche stato europeo) che con la scusa del discorso umanitario voleva insediare l'appalto di sfruttamento delle risorse che il luogo offriva salvo poi lavarsi le mani quando al loro protetto dava di volta il cervello. Efficace anche l'uso del sensazionalismo per motivi di cinema di denuncia (c'è anche una scena di uno appeso con i ganci ai capezzoli neanche fossimo in un cannibal o mondo movies). Da vedere!!!
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