Regia di Edward Zwick vedi scheda film
L'Africa, da sempre afflitta da problemi e disgrazie terribili, sta conoscendo un periodo in cui ha suscitato l'interesse delle case di produzione, e anche l'Oscar assegnato l'anno scorso a "Tsotsi" ha probabilmente incentivato lo svilupparsi di progetti sul continente da cui l' Uomo è partito ; questo kolossal da ottanta milioni di dollari ( mi piace tanto,ma tanto il cinema, ma se ne avessero utilizzato qualcuno per costruire qualcosa laggiù sarebbe stato meglio) fa il paio con un altro dei film che ha maggiori candidature agli Oscar prossimi venturi, "The last king of Scotland" su Idi Amin, con Forest Whitaker. Le nominations per "Blood diamond" sono cinque, tra cui quelle per il miglior protagonista (Di Caprio), e il non protagonista ( Honsou), e il film , pur con qualche passaggio frettoloso di sceneggiatura, e qualche spiegazione logistica trascurata, è una pellicola di genere che ha il merito di parlare di argomenti(ad esempio, la rivoltante questione dei bambini trasformati in soldati) che l'uomo comune ascolta distrattamente tra le bizze politiche quotidiane dai telegiornali. Non è la miglior interpretazione di Di Caprio,mi era parso più in palla in "The departed", ma è molto apprezzabile la considerazione di problemi ambientali e cause civiche che il divo dimostra nelle interviste che rilascia, Zwick è un regista all'antica che fa solo filmoni,nel senso di cinema da fruire su grandi schermi, con un lieve sospetto di superficialità e comunque un interesse non disdicevole verso cause di sconfitti che riescono a mutare il corso della Storia.Molto probabilmente Leonardo DiCaprio non vincerà l'Oscar , più facile che la spunti Honsou come "supporting role", Jennifer Connelly, bellissima, non è il massimo della credibilità come reporter di guerra,ma pur in una mise anche troppo estetizzata, la pellicola è un onesto tentativo di rendere gli spettatori partecipi di una tragedia grande un continente.
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