Regia di Edward Zwick vedi scheda film
A differenza di voi altri astanti e cinefili ( stavo per scriver cinofili, ma qui l'unico quadrupede in certi momenti è solo il regista) ho trovato
soprattutto nel personaggio di Di Caprio il motivo di ridicolaggine di questo film. Oltre a scene improbabili, il messaggio sotteso moralista in salsa americana ( o americano in salsa buonista) che è sempre da evitare come l'opera meravigliosa di Camus, Di Caprio e il suo personaggio sono insopportabili. La scena finale, poi, di lui che si immola alla falce mentre parla al cellulare con la giornalista integerrima ma ovviamente caduta ai piedi del suo fascino ( suo di Di Caprio) credo sia tra le più ridicole della storia del cinema. La denuncia ci sta tutta, intendiamoci, ma lo sfruttamento degli umani per i vizi inutili dei ricchi ( o di chi crede di poter vivere come un ricco), continuerà per sempre. A meno che uno non creda che il cobalto si trovi sulle alpi austriache e i gadget elettronici vengano assemblati nel tempo libero da banchieri svizzeri. ( inizialmente avevo scritto alpi svizzere e banchieri austriaci, ma non mi piaceva).
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