Regia di Giovanni Veronesi vedi scheda film
Forse questo è il capitolo meno penoso della trilogia, ma è pur sempre un prodotto mediocre. Ancora una volta non si riescono a reggere tutti gli episodi. Il primo è squallido, completamente da dimenticare, interpretato da un odioso Riccardo Scamarcio e da un'insopportabile Monica Bellucci che si cimentano in una sottospecie di attrazione fatale davvero grottesca e kitsch nata per ragioni che rasentano il patetico. Indovinato però il suo epilogo...
Il secondo episodio invece ha due interpreti simpatici, ma una trama di poco spessore che risulta a malapena guardabile.
Il terzo episodio dal canto suo è decisamente controverso perchè non si capisce dove voglia andare a parare. E' una parabola sulla diversità? Sull'ingiustizia dei pregiudizi? O è più semplicemente una storiella non proprio politicamente corretta che pensa di poter strappare qualche risata sfruttando lo stereotipo delle mille difficoltà di una coppia gay? Poco chiare le sue intenzioni anche se Rubini ed Albanese ci offrono delle buone interpretazioni ed infine, il quarto episodio che ha per la seconda volta per protagonista Carlo Verdone è divertentino, ma poco originale e perfino un po' stucchevole col suo tentativo di imporci delle riflessioni e verità scontate e risapute. Il tutto non convince e non tocca abbastanza ad eccezione forse solo della colonna sonora...
Sempre mediocre nel complesso.
Insopportabile.
Squallida.
Simpatico.
Bravo.
Discreta. Gradevole in modo particolare il pezzo: "Eppure sentire (un senso di te)" di Elisa.
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