Regia di Giovanni Veronesi vedi scheda film
Peggiore del primo, ma meglio dell'ultimo, questo secondo manuale d'amore mette in scena attori di richiamo e una colonna sonora commerciale e contemporanea per imbastire quattro storie, anche in questo caso, non del tutto riuscite.
Il primo episodio, il più chiacchierato, che vede Scamarcio paralitico perdere la testa per l'infermiera Bellucci, è il più inutile: dovrebbe rappresentare l'esplosione irrazionale dell'eros, ma i due "attori" presenziano più che recitare. Decisamente più interessante il secondo episodio con i bravi Volo e Bobulova, giovane coppia di aspiranti genitori alle prese con le tragicomiche conseguenze di cure ormonali e inseminazioni artificiali.
La terza storia, affidata all'inedita coppia Albanese/Rubini riguarda il matrimonio omosessuale e, pur non scadendo troppo in volgarità, appare tuttavia un pò troppo superficiale pur avendo le potenzialità, in termini di attori e di tematica, più promettenti; per cui poteva essere sviluppata meglio.
Immancabile nell'episodio finale la presenza di Verdone, ormai una garanzia di comicità agrodolce seppure ripetitivo.
Molto meno graffiante, molto più asservito alle logiche commerciali, per stile registico e scelta di attori.
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