Nel 1945 Primo Levi, autore di "Se questo è un uomo", viene liberato dal campo di concentramento di Auschwitz. Dopo dieci mesi, numerose deviazioni, ritardi e centinaia di chilometri, torna a Torino. Durante il viaggio ha attraversato la Polonia, l'Ucraina, la Moldavia, la Romania, l'Ungheria, la Slovacchia, l'Austria, la Germania per arrivare finalmente in Italia. Il suo viaggio è raccontato nel libro "La tregua". Sessant'anni dopo, Davide Ferrario e lo scrittore Marco Belpoliti ripercorrono lo stesso itinerario nell'Europa post comunista.
Note
Guardatelo come un road movie che del romanzo La tregua coglie l'aspetto picaresco, "leggero", drammatico e divertente assieme. Quel che ne esce è un'appassionante immersione nelle contraddizioni della nostra Europa e del nostro vivere in uno stato di virtuale guerra permanente.
Da un'idea di Marco Belpoliti, Davide Ferrario coglie la palla al balzo per un documentario on the road che si apre alla rievocazione delle avventure 'picaresche' de La Tregua, attraverso le macerie lasciate dal dissolvimento dell'ex impero sovietico, in una ideale prosecuzione delle riflessioni proposte dal grande intellettuale torinese.
Originale e intelligente l'idea di ripercorrere con la macchina da presa il viaggio raccontato da Levi nella Tregua. Peccato che l'Europa di oggi sia molto meno interessante.
Documentario interessante e commovente. Ho visto anche io quei luoghi con i miei occhi (tranne la Bielorussia)ed è stato bello vedere l'onestà con cui è stato girato questo documento. Da vedere. un'esperienza sorprendente.
Da Ground Zero ad Auschwitz, e poi sulle tracce del lungo e tortuoso percorso nel cuore dell 'Europa orientale devastato dalla guerra seguito da Primo Levi di ritorno a casa sessantanni prima, si snoda questa ricognizione documentaria di Davide Ferrario e Marco Belpoliti. Anche questo, come quello di allora, l'interregno problematico e complesso di una tregua, un periodo di sospensione tra… leggi tutto
Come in un viaggio a ritroso nel tempo questo bel documentario di Davide Ferrario e Marco Belpoliti è dedicato al cammino di ritorno di Primo Levi, da Auschwitz verso casa, a Torino, durato quasi dieci mesi e da lui immortalato ne La tregua.
Si succedono così immagini di paesi dell'est Europa ma non solo, lontani eppure a noi così vicini, immersi in un substrato… leggi tutto
Come in un viaggio a ritroso nel tempo questo bel documentario di Davide Ferrario e Marco Belpoliti è dedicato al cammino di ritorno di Primo Levi, da Auschwitz verso casa, a Torino, durato quasi dieci mesi e da lui immortalato ne La tregua.
Si succedono così immagini di paesi dell'est Europa ma non solo, lontani eppure a noi così vicini, immersi in un substrato…
Da Ground Zero ad Auschwitz, e poi sulle tracce del lungo e tortuoso percorso nel cuore dell 'Europa orientale devastato dalla guerra seguito da Primo Levi di ritorno a casa sessantanni prima, si snoda questa ricognizione documentaria di Davide Ferrario e Marco Belpoliti. Anche questo, come quello di allora, l'interregno problematico e complesso di una tregua, un periodo di sospensione tra…
Ferrario si rivolge al professor Marco Belpoliti, già autore nel 1998 della monografia Primo Levi, per scrivere questo film dalle ambizioni alte e in buona parte realizzate. Il percorso materialmente coperto da Primo Levi nel 1945 (raccontato nel libro La tregua, spesso qui citato dalla voce narrante) viene accostato nel film a quello sociale - in termini di libertà, di progresso, di diritti,…
29 GENNAIO 2010, 08:44 DI IMMORALE
Condivido la tua chiosa finale sull’eccessiva rigidità e vitalità (nel bene e nel male) dei tedeschi, ma quando penso alla concatenazione di eventi che…
Lodevole l'intenzione del regista di offrire uno spaccato delle condizioni attuali dei paesi dell'est Europa; geniale l'idea di partire dal racconto di Primo Levi, ripercorrendone il viaggio di ritorno in Italia dopo la deportazione ad Auschwitz. Si scopre così che non proprio tutto è cambiato, e dove è successo era dove non si pensava che potesse accadere.
Davide Ferrario da Bergamo è un ex critico cinematografico che ha esordito nel lungometraggio con LA FINE DELLA NOTTE (1989) e ANIME FIAMMEGGIANTI (1994), tentativi acerbi e solo in parte riusciti di affrancarsi dal minimalismo e dalla commedia italiana. La sua maggiore espressione artistica l’ha raggiunta con alcuni documentari sui C.S.I., il migliore gruppo rock degli anni…
VOTO : 7.
Documentario molto interessante che ripercorre il percorso compiuto da Primo Levi per tornare a Tornio dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, visitando tutte le nazioni che ha attraversato nel 2005 riportando alla memoria quanto successo in ognuna di esse dal 1945 al 2005.
Visivamente colpisce, gli inserti storici sono alternati bene con le immagini nuove girate, mi ha colpito…
Il 27 gennaio 1945 Primo Levi viene liberato da Auschwitz. In febbraio si mette in cammino e, dopo un lungo peregrinare durato oltre 8 mesi in giro per l'Europa, di cui ha riferito nel celebre libro "La tregua", Levi raggiunge la sua Torino. Nel 2005 il regista Davide Ferrario con Marco Belpoliti (curatore per Einaudi delle opere di Primo Levi) decide di ripercorrere la stessa strada, facendosi…
Il viaggio di ritorno di Primo Levi rivissuto e rimeditato con ammirazione, sgomento, sincerità ma anche qualche forzatura nei parallelismi, con malinconia e un tocco di ironia. Personalmente ammirata con reverenza la breve ma importante apparizione del compianto scrittore Mario Rigoni Stern. 6 1/2
Eccolo, il film da difendere e promuovere con tutte le forze. Esce in poche copie e rischia di avere una permanenza "a tempo": faranno fede gli incassi dei primi giorni. Fondamentale, quindi, il passaparola: andate a vederlo e poi, se vi è piaciuto, come speriamo e crediamo, consigliatelo agli amici. Grazie al tam tam dei (primi) spettatori, Davide Ferrario ha trasformato un film nel quale…
Un bel documentario sul viaggio affrontatp da Primo Levi dopo essere stato liberato da Auschwitz,fino alla sua Torino. Ma da sfondo non ci sono più i luoghi di 60 anni fà,ma quello che resta oggi del ricordo di un conflitto mondiale che distrusse gran parte dell'Europa. Passando anche per Chernobyl,oggi una città fantasma dopo l'incidente nucleare. Interessante esperimento questo di Ferrario…
La strada di Levi non è dritta. Non è una strada semplice, lineare, veloce. E’ una strada che si snoda attraverso l’Europa, che torna su se stessa, che attraversa territori a noi sconosciuti. Di questa strada vi ricordo l’inizio e la fine.
Auschwitz. Torino.
Nel mezzo un viaggio puro e semplice. E quindi movimento, avventura, imprevedibilità. Ma soprattutto, per lo stesso Levi,…
più che una visione, un'esperienza. per di più con la fortuna di ascoltare le parole di davide ferrario, oltre a tutto un gran bell'uomo. uno dei più bei film visti fin'ora, con le parole dello scrittore scomparso, insieme a lui a vent'anni dalla sua morte si ripercorre il tragitto che dal campo di prigionia e sterminio lo riportò a casa. posti, nazioni che non conosco. luoghi che paiono…
Il documentario di Davide Ferrario che ripercorre, dopo mezzo secolo, il viaggio drammatico ma pieno di speranza di primo Levi reduce da Auschwitz non è il solito documentario importante sulla tragedia dello sterminio di un popolo. Anzitutto ha una densità emotiva non comune al genere. Riesce ad essere lieve senza essere superficiale. Ironico senza far distogliere il pensiero dalla tragedia.…
La strada di Levi è un viaggio nella memoria, una divagazione su un tema di vita durato otto mesi, una sospensione temporale tra l'orrore e la normalità, una tregua. E' il viaggio di ritorno a casa tra un'Europa a pezzi, fangosa e lacera di Primo Levi dopo il rilascio dal campo di concentramento di Auschwitz, nel gennaio del 1945. Vicende narrate nel romanzo La Tregua, già trasposto in un…
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Commenti (5) vedi tutti
Da un'idea di Marco Belpoliti, Davide Ferrario coglie la palla al balzo per un documentario on the road che si apre alla rievocazione delle avventure 'picaresche' de La Tregua, attraverso le macerie lasciate dal dissolvimento dell'ex impero sovietico, in una ideale prosecuzione delle riflessioni proposte dal grande intellettuale torinese.
leggi la recensione completa di maurizio736,5 Documentario molto particolare ed interessente accompagnato dalle parole di Levi attraverso i paesi che percorse per tornare in Italia.
commento di GanaJuzaOriginale e intelligente l'idea di ripercorrere con la macchina da presa il viaggio raccontato da Levi nella Tregua. Peccato che l'Europa di oggi sia molto meno interessante.
commento di fornarolo8/10
commento di alex77Documentario interessante e commovente. Ho visto anche io quei luoghi con i miei occhi (tranne la Bielorussia)ed è stato bello vedere l'onestà con cui è stato girato questo documento. Da vedere. un'esperienza sorprendente.
commento di raffael