Regia di Michel Gondry vedi scheda film
Strano film, che comunque si lascia vedere volentieri. Più che di sogni si parla di allucinazioni, che il protagonista fa nel sonno o in qualunque momento in cui si ferma un attimo, e che comunque interferiscono prepotentemente con la realtà. L'interferenza è così forte che il ragazzo spesso non sa cosa sia vero e cosa sia allucinazione. Già, per quello che mi riguarda le sue visioni sono diverese dai sogni in senso proprio. Assomigliano casomai a certe visioni, o allucinazioni appunto, che si hanno quando si ha la febbre. In ogni caso il film le raffigura con un certo fascino e una particolare atmosfera di confusione e distorsione della realtà. Non è esagerato dire che il ragazzo sia pazzo, perché le sue allucinazioni gli producono pesanti danni nella vita quotidiana, specie sentimentale. Anzi, in quest'ultimo campo si comporta praticamente da masochista: fa sì da allontanare la ragazza che ama, quando anche lei sarebbe innamorata di lui, e poi si convince che sia lei a non volerlo e a respingerlo. Si rovina con le sue mani, o si lascia rovinare dalla sua follia, che proprio non riconosce come tale.
E' inferiore a "Se mi lasci ti cancello", ma ha comunque il suo perché. Forse il suo elemento più interessante sono proprio le assurde visioni del protagonista, e forse si segue il film proprio per osservare la sua folle e distorta fantasia. Secondo me la pellicola è parecchio autobiografica, perché come altrimenti concepire qualcosa di simile?
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