Regia di Paul Feig vedi scheda film
Il secondo film di Paul Feig è davvero un'immane bazzecola, specie se confrontato con i suoi successivi e ben più riusciti lavori (Spy, Le amiche della sposa).
Il secondo film di Paul Feig è davvero un'immane bazzecola, specie se confrontato con i suoi successivi e ben più riusciti lavori (Spy, Le amiche della sposa). La sceneggiatura "copia e incolla" di Jacob Meszaros e Mya Stark è un impasto di cospicue citazioni verbali nonsense (che scomodano senza motivo Il signore delle mosche, Han Solo di Guerre stellari e il dottor Male di Austin Powers – Il controspione tra gli altri), umorismo melenso da sit-com e una diffusa mellifluità, senza contare che la trama non ha un'idea inedita che sia una (cinque ragazzi, a causa di una tormenta di neve, sono costretti a trascorrere il Natale in aeroporto e a conoscersi più in profondità: è Mamma, ho riperso l'aereo sommato di peso a Breakfast Club con un zinzino de I Goonies). In qualche passaggio il meccanismo anche coinvolge, ma non aiuta un cast sconosciuto (guidato dai giovani Dyllan Christopher, Gia Mantegna e Tyler James Williams) e soprattutto privo di nerbo. E, sorpresa delle sorprese, alla fine il "cattivo" (Lewis Black) si ravvede, senza peraltro che i discoli ricevano alcuna meritata punizione per le loro cretine malefatte. Il divertimento è senz'altro possibile, a patto però che si abbia meno di dieci anni.
L'inascoltabile colonna sonora è a cura di Michael Andrews.
Film DELUDENTE (4) — Bollino VERDE
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