Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
Quanta ruffianeria e quanta retorica in questo film. Muccino vuol vincere facile, con il ragazzo di colore, abbandonato dalla moglie, che gironzola senza un dollaro con il figlioletto mangiando e dormendo dove capita e che alla fine diventa miliardario. Certo, oggi non sarebbe facile mettere in piedi un film così. Il ragazzo nero sarebbe una ragazza, lesbica, che si porta un bimbo che vuol diventare bimba e che diventa milardaria convertendo un industria chimica in una fabbrica green. Scherzi ( mica tanto ) a parte. E' tutto talmente finto anche nella finzione che diventa tutto stucchevole. Che sia tratto da una storia vera è un'aggravante. Il messaggio è mendace e ingannevole. Anche riguardo il significato di "felicità". Will Smith senza infamia e senza lode. Ma d'altronde è solo un buon attore, non stiamo parlando di un Denzel W.
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