Fabio, un educatore che lavora con i detenuti aiutandoli nel reinserimento nella società, entra in crisi quando conosce Sparti, un uomo dal carattere molto difficile condannato per omicidio. Il passato familiare di Fabio riemerge prepotente spezzando l'equilibrio raggiunto nel corso degli anni.
Note
Da una sua esperienza personale (volontario nel carcere di Rebibbia) Angelini ha tratto la sua opera prima. Dopo un avvio timido da compitino senza errori ma anche senza cuore, il film si accende nel confronto tra l'acerbo Pasotti e il navigato Colangeli. La regia è documentaristica, rigorosa nel rapire gli ambienti, interni ed esterni.
Asciutto, concreto, vero, descrive l'ambiente carcerario in modo assai credibile e intelligente. Qualche smagliatura qua e là, a cominciare dall'interpretazione troppo enfatica del protagonista Fabio (Giorgio Pasotti). Eccellente, invece, la prova attoriale del padre (Giorgio Colangeli).
Una bella sorpresa. Voto: 7,5
Pasotti mi era decisamente antipatico: ma vedendo questo film ho capito che è uno dei nostri migliori attori, degno del co-interprete Colangeli in una storia malinconica e struggente assai ben realizzata.
Un ottimo esordio del regista Angelini, che costruisce un dramma attuale allontanandosi dalla retorica. Un'opera lucida e asciutta, bravi gli attori tra cui spicca l'ottimo Colangeli.
Sarà il solito film italiano! Questa frase è diventata di uso comune e spesso in senso dispregiativo. Per fortuna ci sono le eccezioni. E non i soliti nomi. L’ARIA SALATA di Alessandro Angelini è uno di quegli esordi che lasciano di stucco, fin da subito ti cattura. Un uomo con le manette dialoga con un bambino sul ponte di una nave, lo stanno traducendo dal carcere di… leggi tutto
Con la famiglia e la propria infanzia bisogna sempre fare i conti e da lì nascono le parti oscure della nostra personalità, le fragilità non risolte. Giorgio Pasotti, figlio, aggredisce e cerca di far pagare a Giorgio Colangeli, padre, i debiti che il carcere non può saldare. Ma dallo scontro e dal rifiuto iniziale non può che nascere l’amore e il ri-conoscersi, anche se il passato non… leggi tutto
È davvero difficile credere che questo sia un film italiano (e prodotto da Rai Cinema, per giunta!). Asciutto, concreto, vero, descrive l'ambiente carcerario in modo assai credibile e intelligente. Qualche smagliatura qua e là, a cominciare dall'interpretazione troppo enfatica del protagonista Fabio (Giorgio Pasotti). Eccellente, invece, la prova attoriale del padre (Giorgio…
Fabio (Giorgio Pasotti) è un educatore che lavora in una struttura carceraria a stretto contatto con i detenuti. Un giorno tra i nuovi carcerati compare suo padre (Giorgio Colangeli), che non vede da anni; da quando lui, processato e condannato per omicidio, non decise di abbandonare la sua famiglia.
Vista la trama su cui si basa, L'aria salata poteva essere uno di quei tanti…
Un dramma familiare asciutto ed essenziale,ben scritto e diretto con stile rispettoso dei volti e dei caratteri dei protagonisti.Alessandro Angelini firma uno dei migliori esordi nel cinema italiano.Premio al Festival di Roma per lo strepitoso Giorgio Colangeli.Per me imperdibile gemma in un mare piatto che e' il nostro cinema.
ci sei riuscito
Che non sia un Eterno Saluto, ma un Arrivederci, spero.
L'uomo che cammina sui pezzi di vetro dicono ha due anime e un sesso di ramo duro il cuore e una luna e…
Un traghetto. Un uomo comincia a parlare con un bambino che disegna. Un dialogo semplice, simpatico, su i colori tipici che i bambini usano per colorare il prato: il verde.
“Il prato ha tanti altri colori, ma i bambini lo colorano sempre di verde” dice l'uomo al bambino, “ci stanno i marroni e anche il nero.”
Al bambino il nero non convince e piace poco:…
Quando mi emoziono balbetto. Credo di aver balbettato tantissimo quando ho risposto al telefono a Giorgio Colangeli (di cui ho riconosciuto immediatamente la… segue
GIMON 82 ha suggerito qualche giorno fa il dilemma: la reclusione è un reato al pari di chi il crimine lo commette. Non è forse vero che la privazione della libertà è un'onta infamante ? Che pregiudica la vita ? I…
Sarà il solito film italiano! Questa frase è diventata di uso comune e spesso in senso dispregiativo. Per fortuna ci sono le eccezioni. E non i soliti nomi. L’ARIA SALATA di Alessandro Angelini è uno di quegli esordi che lasciano di stucco, fin da subito ti cattura. Un uomo con le manette dialoga con un bambino sul ponte di una nave, lo stanno traducendo dal carcere di…
Film particolare e con un proprio stile; esordio di Angelini (da una esperienza vera nel carcere) dove pone una ripresa asciutta e documentaristica. La prima parte è un po' trattenuta (peccato) ma vi è una parte (incontro-scontro padre figlio) girata benissimo ed estremamente efficace. L'epilogo non consolatorio nei personaggi dà il senso della misura di una storia ben…
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Commenti (9) vedi tutti
Asciutto, concreto, vero, descrive l'ambiente carcerario in modo assai credibile e intelligente. Qualche smagliatura qua e là, a cominciare dall'interpretazione troppo enfatica del protagonista Fabio (Giorgio Pasotti). Eccellente, invece, la prova attoriale del padre (Giorgio Colangeli). Una bella sorpresa. Voto: 7,5
leggi la recensione completa di andenkoPasotti mi era decisamente antipatico: ma vedendo questo film ho capito che è uno dei nostri migliori attori, degno del co-interprete Colangeli in una storia malinconica e struggente assai ben realizzata.
commento di gherritSorpresissima. Film stupendo, di un'intensità straordinaria.
commento di slim spaccabecco6/10
commento di alex77Un ottimo esordio del regista Angelini, che costruisce un dramma attuale allontanandosi dalla retorica. Un'opera lucida e asciutta, bravi gli attori tra cui spicca l'ottimo Colangeli.
commento di battista82più no che sì.
commento di josebaè un film bello e compatto con un finale forte e inaspettato
commento di marlon75doloroso
commento di taxy driverstraziante e rigoroso, un po' alla dardenne, interpretato egregiamente. un esordio che colpisce duro.
commento di redrum80