Il proprietario di una società è intenzionato a vendere tutto. Ma quando i potenziali acquirenti vogliono definire l'operazione con il presidente della società, si scopre che quest'ultimo in realtà non esiste realmente. Il proprietario decide allora di ingaggiare un attore fallito per interpretarne il ruolo...
Note
Una commedia molto divertente sugli equivoci, gli inganni, i soprusi, le tensioni di un'azienda, sull'odiata Islanda (ricca e buzzurra) e la decadente Danimarca, sul teatro, sul cinema e sui personaggi che tutti (non solo l'attore protagonista) siamo costretti a impersonare giorno dopo giorno e che, giorno dopo giorno, divorano la nostra autentica personalità. Gli interpreti sono straordinari, i dialoghi in punta di penna, laconici, surreali.
Premesso che non mi piace il regista, l'idea e' geniale ma aggiungo che questo film e' noioso e montato con troppi salti di immagine e inquadrature con teste mozzate: brutto.
Bellissimo parallelo tra realtà e finzione, creato da un unico personaggio lucidamente in conflitto con sè stesso. Come ci assomiglia, divisi tra il nostro ruolo e la nostra coscienza. Ironia fredda e gustosa, davvero divertente e ben girato.
Tagliente. Altro che commedia, qui la realtà è affettata e fotografata in modo cinico e grottesco. Gli aspetti più buffi o inquietanti sono ingigantiti in una satira divertente. Grande von Trier.
Lars von Trier, pur cambiando toni e modalità narrative, ci regala uno spaccato dissacrante di noi stessi. Per chi vuole uscire dalla sala con quell'amarezza che fa sempre riflettere. Auguri Elia
Ravn (Peter Gantzler) è il proprietario di un’azienda leader nel campo informatico. Ma ai suoi dipendenti ha sempre fatto credere che la proprietà dell’azienda appartenesse ad una multinazionale con sede negli Stati Uniti e che lui fosse un dipendente come tutti loro. Poi arriva il momento di vendere e Finnur (Friorik Por Frioriksson), l’acquirente islandese,… leggi tutto
Von Trier alla prova della commedia 'pura': una trama surreale, una serie di situazioni comiche, equivoci a non finire. E il marchio di fabbrica del regista non manca: la voce fuori campo che ogni tanto interrompe il film è la sua; la polemica fra islandesi e danesi riporta a quella fra medici danesi e svedesi ne Il regno; lo spirito di umana - ma patetica - solidarietà che aleggia nella… leggi tutto
C’è chi dice che Lars Von Trier o lo ami o lo odi… boh…cioè, vabbè si, odiamo, amiamo… ma perché Lars Von Trier? C’ho altri problemi per la testa, mi devo mettere a pensare ad un nudista ebreo danese che fa film sopravvalutatissimi solo perché c’ha un nome complicato? Il Grande Capo è la sua prima commedia. C’è una società occupata del settore informatico che va venduta ad… leggi tutto
Oggi [30 aprile 2021] Lars von Trier compie 65 anni.
Uno dei registi danesi più noti e controversi degli ultimi 30-40 anni, se non il più celebrato e odiato in assoluto, von Trier ha attraversato nei…
Tra due trilogie (quella, incompleta, sugli Usa e quella, completa, della Depressione) Lars von Trier, nel 2006, torna a girare in danese (e in Danmark) realizzando "Direktøren for det Hele". Lo Sperimentalismo provocatorio del Regista vede un elemento molto interessante nella scelta di adottare la tecnica dell'Automavision, 'inventata' da von Trier stesso e consistente nell'affidare la…
E il cinema, si sa, non esiste. È una mera deduzione. Esistono solo i film
P.P.P.
cerco di ricordarmi le pellicole viste ai film in sala rispettando il distanziamento sociale in quanto ero l'unico…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
Ravn (Peter Gantzler) è il proprietario di un’azienda leader nel campo informatico. Ma ai suoi dipendenti ha sempre fatto credere che la proprietà dell’azienda appartenesse ad una multinazionale con sede negli Stati Uniti e che lui fosse un dipendente come tutti loro. Poi arriva il momento di vendere e Finnur (Friorik Por Frioriksson), l’acquirente islandese,…
Oggi, inutile ricordarlo, è la Festa del Lavoro. Mai come in questo periodo il lavoro è tra i temi più discussi e sentiti. "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro....."…
«Al tempio c'è una poesia intitolata "la mancanza", incisa nella pietra. Ci sono 3 parole, ma il poeta le ha cancellate. Non si può leggere la mancanza, solo avvertirla»
Da "Memorie di una…
Certo che rivedendo ora questa stravagante commedia, giudicata cerebrale, non so fino a che punto non si debba invece considerarla quanto mai concreta, visto che nel frattempo il capitale globale, tematizzato in quest’opera, è diventato sempre più astratto e cerebrale, fino a essere provocatoriamente invisibile nella sua pervasiva presenza volatile e imperiale.
…
Calembour di metafore sociali, economiche, artistiche, genialmente intrecciate fra loro (lo script è di una precisione assoluta) il film sfocia in un finale beffardo e caustico: aldilà delle più assurde e paradossali dinamiche relazionali, ivi comprese le onnipresenti, fragili e infine vane spinte etico-culturali, il grande C-apitalismo rimane l'unico, invincibile monolite…
Il capo ha un unica debolezza, ama sentirsi amato dai suoi dipendenti. Per poter compiere indisturbato le sue carognate si è pertanto inventato un Grande cap(r)o (espiatorio) dal quale dipenderebbero le scelte impopolari. Il film inizia nel momento in cui il finto Grande capo scende in campo nei panni di un attorucolo disoccupato. Avendo per le mani uno spunto interessante e dei bravi…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (14) vedi tutti
Compratevi il DVD di questo GreatCawShow stellare!!! Voto: 2 (sotto zero)
commento di BradyPirandelliano, direi…
commento di psychotronikPremesso che non mi piace il regista, l'idea e' geniale ma aggiungo che questo film e' noioso e montato con troppi salti di immagine e inquadrature con teste mozzate: brutto.
commento di steveun6,5/10
commento di alex77Divertente commedia sulla vita del lavoro con attori sconosciuti
commento di Super FilmBellissimo parallelo tra realtà e finzione, creato da un unico personaggio lucidamente in conflitto con sè stesso. Come ci assomiglia, divisi tra il nostro ruolo e la nostra coscienza. Ironia fredda e gustosa, davvero divertente e ben girato.
commento di Pittervery nice.
commento di kkkLo avevate perso? Recuperate subito!!
commento di simbQualcuno mi descrive le scene per cui il film sia stato vietato ai minori di 14? Grazie cari
commento di fata83Lars von Trie è uno dei pochi registri contemporanei che ha il coraggio di rinnovarsi rinnovando così il cinema. Stupendo questo suo ultimo capolavoro
commento di CristianBodeiTagliente. Altro che commedia, qui la realtà è affettata e fotografata in modo cinico e grottesco. Gli aspetti più buffi o inquietanti sono ingigantiti in una satira divertente. Grande von Trier.
commento di gianbersTabula rasa.
commento di josebaLars von Trier, pur cambiando toni e modalità narrative, ci regala uno spaccato dissacrante di noi stessi. Per chi vuole uscire dalla sala con quell'amarezza che fa sempre riflettere. Auguri Elia
commento di CristianBodeiuna commedia meno cinica e graffiante di quanto ci si aspettasse. un po' noiosetto, divertente a tratti.
commento di redrum80