Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Bello, ma non eccezionale. Lo rivedrei, però, anche solo per Ingrid Bergman: strepitosa come sempre.
Constance Peterson (Ingrid Bergman) è una giovane dottoressa che lavora presso una clinica psichiatrica e che non presta alcuna attenzione ai suoi tanti ammiratori, almeno fino a quando nella clinica arriva il dottor Edwards (Gregory Peck), destinato a prendere il posto del vecchio direttore, il dottor Murchison (Leo G. Carroll), che deve andare in pensione per raggiunti limiti di età. Tra i due scoppia improvviso l'amore, tanto che la riservata dottoressa dedita solo al lavoro si trasforma in una donna follemente innamorata. Ma Edwards ha comportamenti alquanto strani che porteranno Constance a scoprire che l'uomo non è il dottor Edwards, ma un misterioso John Ballantine che ha perso la memoria e...
Il film ebbe un grande successo di pubblico e di critica, anche se oggi non è considerato tra i migliori di Hitchcock.
Conquistò l'Oscar per la miglior colonna sonora nel '45. La scena più famosa del film è quella onirica rappresentata da Dalì.
Il tema è estremamente interessante, ma il risultato non mi ha convinto al 100%. Se da un lato Ingrid Bergman è sempre Ingrid Bergman, dall'altro non mi è piaciuto per niente Gregory Peck. Molto positiva anche la prova di Michael Chekhov. Non mi hanno convinto acune scene in particolare quella sugli sci.
È un buonissimo film che mi lascia un minimo di amaro in bocca perché secondo me sarebbe potuto essere un capolavoro.ù
Voto: 7.5/10
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