Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Un film che unisce due tipici temi hitchcockiani: l'ossessione (come in "Marnie") e la doppia identità (come ne "La donna che visse due volte"). La tensione si mantiene vaga fino all'ultimo, creando l'illusione che lo sviluppo sia ampiamente preannunciato. I colpi di scena finali, però, fanno piazza pulita di tutte le supposizioni, lasciando intatto solo il romanticismo di una storia d'amore molto hollywoodiana. "Io ti salverò" non è il migliore film di Hitchcock, ma è comunque apprezzabile l'artistico e fantasioso riferimento alla psicanalisi.
Un Hitchcock un po' meno fluido e vigoroso del solito. La sua cinepresa sembra incagliarsi nel divismo della coppia Peck-Bergman, lasciandosi incantare un po' troppo dal loro luminoso fascino di icone.
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