Regia di Mel Gibson vedi scheda film
Un antenato di Rambo nella giungla dello Yucatan ....
Sedicesimo secolo : la decadenza della civiltà Maya è al culmine . La soluzione prevista per ogni problema che si presenta ( dalla siccità alle epidemie ) è una serie infinita di sanguinari sacrifici umani alle divinità ... Mel Gibson torna alla regia per la quarta volta e sforna ancora un bel film . Una pellicola avventurosa non perfetta come " Braveheart " , ma avvincente e di originalissima ambientazione . Recitata in lingua originale ( e non è un peso , visto che i dialoghi sono minimi ! ) come aveva già fatto per " La passione di Cristo " , questa pellicola ha i suoi punti di forza nel ritmo coinvolgente e nelle straordinarie locations , sia quelle naturali della giungla centroamericana , sia quelle ricostruite della città maya . Un film in cui la più cruda violenza la fa da padrona , quasi nulla è sottaciuto , quasi tutto è esplicito sino all' efferatezza più cruenta . E se la civiltà Maya ( che dai miei lontani studi scolastici non mi ricordavo così drammaticamente sanguinaria ! ) viene mostrata qui in feroce declino , non è che l' epilogo del film sia molto più ottimistico , con il presagio di nuovi , incombenti soprusi che spinge i sopravvissuti a rintanarsi nella natia foresta .
Probabilmente la parte finale , con il lungo inseguimento a perdifiato , manca un po' di credibilità , ma sicuramente il ritmo è sempre vorticoso e non ci sono mai momenti di stanca . Gibson , come già detto , si conferma un regista non banale , dotato di un evidente senso dello spettacolo , aiutato da un ottimo comparto tecnico ( eccellenti i costumi ed il trucco di Aldo Signoretti , oltre alla fotografia di Dean Semler ) e da un cast di illustri sconosciuti veramente efficaci e naturali . In definitiva , un grande spettacolo avventuroso , dal forte impatto visivo , forse un po' megalomane , ma certamente suggestivo e meritevole di un' attenta visione . Un film che secondo me si merita un bel 7,5 alto .
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